BARI - «Non voglio diventare il nuovo giostraio della Regione Puglia al posto di Emiliano, io smonterò pezzo dopo pezzo questa giostra che il centrosinistra pugliese ha creato per dare risposte alle richieste dei cittadini": lo ha dichiarato Raffaele Fitto, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Puglia, facendo riferimento alle Agenzie regionali attivate nell’ultima legislatura durante la conferenza stampa organizzata a Bari per presentare il programma di coalizione.
«Ogni sei mesi - ha continuato - in questa regione si è dato vita ad un’Agenzia per risolvere i problemi che sono rimasti irrisolti. E’ accaduto, ad esempio, con i rifiuti: l’Ager in piena campagna elettorale, 10 giorni fa, ha messo in campo consulenze per 300mila euro. Questa è la fotografia della Puglia. Vogliamo fare una riorganizzazione totale, Ager ha distribuito solo incarichi politici. Dobbiamo rompere questo meccanismo, al di là della formula, rompere questo schema di potere della sinistra in Puglia».
«VITTORIA PUGLIA FORSE DECISIVA PER GOVERNO» - Il 20 e 21 settembre «votiamo per il governo della Puglia», poi vedremo se «questo risultato possa incidere concretamente per cambiare le sorti anche del governo nazionale lo vedremo». Lo ha dichiarato lo stesso Fitto a margine della conferenza stampa organizzata a Bari per presentare il programma di coalizione rispondendo ad una domanda dei giornalisti.
«Sicuramente - ha proseguito - un governo nazionale che è diviso su tutto, in Puglia lo dimostra con più candidati, è un governo che non ha nessun collante, stanno insieme solo per non andare a votare e impedire che vinca il centrodestra. Dal punto di vista programmatico sono divisi su tutto».
«NO A USO RISORSE MES PER SANITA'» - «Non sono favorevole all’utilizzo dei fondi del Mes nella sanità, perché la percentuale di spesa di risorse nazionali dedicata alla sanità e non utilizzata è del 13%, lo dice la Corte dei Conti. Cerchiamo di capire come spendere le risorse che abbiamo e che da molti anni non spendiamo, piuttosto che andare a impelagarci nel Mes visto che nessuno Paese europeo ha accettato il Mes, ci sarà una ragione».
«Sfido chiunque a trovare un solo ospedale chiuso da me. Diverso è dire che sono stati chiusi alcuni reparti per aprirne altri. A chiudere gli ospedali sono stati Vendola ed Emiliano. Il Covid lo si sta utilizzando per coprire i problemi della sanità pugliese, penso alla medicina territoriale, ad esempio»
«Il tema delle liste di attesa - ha rilevato - è davanti a noi, se chiamiamo oggi il Cup, ammesso che ci rispondano, una visita specialistica ci viene prenotata nel 2021 se non nel 2022. La mobilità passiva costa oltre 206 milioni alla Puglia, parliamo di cittadini che vanno a curarsi fuori perché non trovano risposte qui. Girando la Puglia ho visto solo una grandissima insoddisfazione per quanto accaduto in questi ultimi 5 anni, non ci sono infrastrutture realizzate negli ultimi 15 anni». «Si polemizza spesso sul passato, omettendo di dire - ha aggiunto - quanto accaduto negli ultimi 15 anni. Alenia, fiore all’occhiello di cui si vanta la sinistra, Aeroporti, altro fiore all’occhiello, sono le ultime infrastrutture strategiche. Indovinate quando sono nate? Prima del 2005, con me».