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Regionali Puglia, Boccia tende la mano ai grillini ma la Laricchia tira dritto

 
Michele de Feudis

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Michele de Feudis

Puglia, Boccia tende la mano ai grillini ma la Laricchia tira dritto

Il ministro: «Abbiamo visioni comuni». La candidata: corriamo soli

Mercoledì 22 Luglio 2020, 14:40

14:42

BARI - Trattative serrate a Roma per trovare accordi tra centrosinistra e M5S nelle regionali mentre in Puglia restano nette le distanze che separano i pentastellati (e il candidato governatore Antonella Laricchia) dall’ipotesi di una intesa con i dem e Michele Emiliano.

«Chi si sottrarrà all’alleanza darà un vantaggio alla destra sovranista di Meloni e Salvini. Chi non sostiene Emiliano aiuta Fitto»: questo l’assioma che muove il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia, intervenuto a L’Aria che tira estate su La7, in vista di una possibile intesa con i grillini anche in Puglia (dopo la Liguria). «Con Antonio Decaro e tutti gli altri pugliesi che sostengono Emiliano - ha aggiunto il ministro - lavoriamo sempre per unire».

E per questo evidenzia i punti in comune con il M5S: «Stiamo cercando per le prossime regionali l’unità delle forze politiche che hanno la stessa idea di società, la stessa idea di sviluppo sostenibile, di transizione energetica e che mettono sempre al centro la persona». «Mi auguro ancora che il M5S possa fare una valutazione sulla base della visione di società che abbiamo in comune e non su personalismi. Siamo convinti che c’è sempre tempo, anche dopo il voto, per dialogare», ha concluso il ministro.

IL «NO» DI LARICCHIA - «Sono in campo, riscontriamo entusiasmo e stiamo per lanciare una civica alleata del Movimento, con professionalità della società civile, dello sport e delle imprese da cui attingere per formare il prossimo governo regionale»: le trattative romane, svolte ai massimi livelli, non fermano l’attivismo di Antonella Laricchia, candidato governatore dei 5S. «Una nuova votazione sulla Rousseau? C’è già stata», taglia corto con la «Gazzetta». «Una nuova consultazione degli iscritti - chiarisce - è improponibile. Forse chi ne parlava si riferiva alle Marche. Ritengo queste indiscrezioni figlie di una manovra del Pd volta a destabilizzarmi». Quindi nessuna ipotesi di ritiro? «Ho per una squadra coesa e obiettivi chiari per la Regione: sono per dare soluzione ai problemi che la Puglia si trascina da anni, fin da quando governava Fitto: liste d’attesa, consorzi di bonifica, appalti pubblici e centri per l’impiego».

La Laricchia è decisa a rimarcare la bontà della scelta di correre in autonomia rispetto agli equilibri romani tra grillini e dem: «I sondaggi? Per noi lasciamo il tempo che trovano. Se persino i virologi spesso non si sono trovati d’accordo, figuriamoci le letture differenti dei sondaggisti… Di sicuro emerge da tutte le slide che la partita pugliese è a tre». Da qui una amara riflessione: «Per questo sto ricevendo in queste ore “subdole” pressioni dai poteri forti». Al suo fianco ci sono i dioscuri del Movimento regionale, i parlamentari Barbara Lezzi e Giuseppe Brescia: «Qui siamo uniti. Nonostante Lezzi e Brescia siano stati portatori di visioni differenti su alcuni temi, in realtà in Puglia sono tutti con me, insieme per una candidata incorruttibile che fa impazzire il Pd». C’è anche chi ipotizza desistenze o imminenti videochat con il garante Vito Crimi e il ministro dem Francesco Boccia: «La videochat non esiste. Mai organizzata, la smentisco categoricamente. Vogliono solo indebolire la mia candidatura e una squadra, quella a Cinque stelle, portatrice di una opportunità di cambiamento».

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