BARI - Dopo aver individuato in Raffaele Fitto il candidato unitario della coalizione per le Regionali pugliesi, il centrodestra non perde tempo. E anzi accelera. Stamattina, negli spazi di Villa de Grecis a Bari, l’ex governatore ha lanciato la propria candidatura in compagnia della presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Al tavolo era seduti anche il deputato Marcello Gemmato, il coordinatore regionale Erio Congedo e il vice coordinatore Francesco Ventola.

10 photos
Come ovvio, la conferenza stampa sarà l’occasione per ufficializzare la sfida all’uscente Michele Emiliano ma anche per «anticipare» il leader leghista Matteo Salvini che invece sarà in Puglia domani e dopodomani. Significative le sue tappe: la prima sarà ad Andria, le altre, il giorno seguente, a Corato, Bari e Foggia. Proprio Andria e Corato, insieme a Ceglie Messapica, sono i tre più grandi comuni pugliesi al voto.
«Siamo felicissimi di accogliere il segretario federale nella prima visita dopo il lockdown», commenta il deputato del Carroccio Rossano Sasso. Che, poi, manda un messaggio chiaro: «Seguiremo le indicazioni del tavolo nazionale - spiega - che, alla Lega, attribuisce non solo la vicepresidenza della Regione, carica per la quale designiamo Nuccio Altieri, ma anche l’indicazione della candidatura per i tre principali Comuni della Regione al voto. Se qualcuno non è d’accordo se ne farà una ragione, le indicazioni romane sono queste». Salvini, infatti, sfrutterà il mini-tour pugliese proprio per «ufficializzare» i nomi per la corsa su Andria, Corato e Ceglie.
È però evidente come il patto «nazionale» rischi di penalizzare oltremodo Forza Italia in Puglia, oltretutto alla luce dei sondaggi che la danno in crescita. Gli azzurri, infatti, fuori dalla corsa partitica per le prime due poltrone regionali, avrebbero potuto giocarsela sul fronte dei principali Comuni. In particolare ad Andria, dove il capogruppo di FI in Regione, Nino Marmo, è da mesi indicato come possibile competitor.
Il commissario regionale di Forza Italia, Mauro D’Attis, esibisce una posizione equilibrata: «Non contano solo le logiche di partito - spiega alla Gazzetta - ma anche i nomi. Chi sei, da dove vieni, cosa hai fatto. È importante puntare sui profili di maggiore spessore che possano incontrare il favore dei cittadini».
Di certo, dopo il via libera a Fitto, la Lega non ha intenzione di fare ulteriori passi indietro e, dunque, se ci saranno scintille si vedrà a stretto giro. Nel frattempo, però, i berlusconiani ingaggiano un’altra polemica, questa volta contro il volto della sanità anti-covid della giunta Emiliano: il virologo Pier Lopalco. «Oggi, più che coordinatore della task force per il Covid-19, ci sembra che il professore abbia assunto il ruolo di sostenitore politico di Emiliano e dei consiglieri regionali della sua coalizione», attacca D’Attis.
«Circolano locandine di eventi dal sapore tutto elettorale - incalza -, organizzati da candidati consiglieri regionali vicini ad Emiliano, in cui si annuncia l'intervento di Lopalco da coprotagonista. Ora, il professore è libero di aderire a qualsiasi parte politica e di scendere anche in campo, se vuole. Ma - concludono gli azzurri - deve dimettersi dall’incarico regionale perché i cittadini pugliesi contribuiscono, totalmente, alla sua retribuzione non certo per fare campagna elettorale pro-Emiliano, ma per mettere in campo strategie serie anti-Coronavirus».
---
«A CASA CONTE ED EMILIAMO» - Oltre a Michele Emiliano «c'è un altro pugliese da mandare a casa, si chiama Giuseppe Conte perché le risposte che stiamo vedendo a livello nazionale non vanno bene». Lo ha detto Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, durante la conferenza stampa a Bari di presentazione di Raffaele Fitto, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Puglia.
«Noi - ha proseguito - abbiamo votato 80 miliardi di scostamento di bilancio indebitando i nostri figli perché c'era da dare risposta all’emergenza Covid e poi ci ritroviamo ne i decreti del governo le consulenze per i ministeri, 100mila euro per i biglietti aerei per andare a Dubai, 30 milioni per velocizzare le pratiche per regolarizzare gli immigrati clandestini anziché velocizzare le pratiche per la cassa integrazione. Centoventi milioni di bonus monopattino, mentre sui disabili c'erano 50 milioni di euro. Vallo a spiegare ai pendolari che devono andare a lavorare con il monopattino. Vogliono dialogare con noi? Ma noi vogliamo parlare di cose serie. C'erano solo tre cose da fare: difendere i posti di lavoro, aiutare le imprese a non chiudere, ridurre le tasse».
TEMA LEADERSHIP - «Il tema della leadership nel centrodestra non è ciò a cui sto lavorando, non mi appassiona. Lavoro perché il centrodestra possa governare nel minor tempo possibile. Oggi sappiamo i pesi all’interno del centrodestra poi vedremo se saranno modificati. Non ci sono divisioni nel nostro campo, lo dimostreremo nei prossimi giorni. Gli avversari parlano di divisioni perché hanno paura della nostra compattezza».
COVID, LA PUGLIA È LA REGIONE DEL SUD CON PIU' DECESSI - «Anche durante l’emergenza Covid Michele Emiliano ha dimostrato la sua debolezza. Il sistema sanitario non ha funzionato: è la regione al Sud con più decessi ed è la regione dove si sono fatti meno tamponi».
«FITTO-ALTIERI? MAI PARLATO» - «Ticket Fitto-Altieri? Non si è mai parlato di ticket»: ha risposto la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
«Sul fatto che la Lega possa esprimere il vicepresidente in Puglia siamo favorevoli e disponibili, ma noi non abbiamo mai parlato di ticket, abbiamo parlato di una ipotesi di vicepresidente».
«CON FITTO PORTIAMO LA PUGLIA IN EUROPA» - «Emiliano ha dovuto ricorrere alle primarie perché non aveva nemmeno il consenso della sua coalizione. Un problema che non si pone per Raffaele Fitto che ha il consenso della coalizione e dei pugliesi e che non è tipo che si fa imporre le decisioni da Roma. E noi da Roma non abbiamo decisioni da imporre a nessuno». Lo ha detto Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, durante la conferenza stampa a Bari di presentazione di Raffaele Fitto.
«Stiamo costruendo una grande forza - ha continuato - che possa governare la Regione Puglia, sono molto fiera che sia Fratelli d’Italia a fare da porta bandiera in questa sfida per la presidenza della Regione Puglia. Abbiamo scelto di investire sulla Puglia, sul Mezzogiorno da sempre. Siamo un partito nazionale, l’Italia senza sviluppo adeguato del Mezzogiorno non si può salvare. La Puglia sarà la regione capofila di questa riscossa. Alla Puglia non manca nulla per dimostrare il suo valore, una regione bellissima, di grandi prodotti, con grande storia e con frizzante attività produttiva. Alla Puglia manca solo una classe dirigente all’altezza delle sue speranze e ambizioni». Sulla scelta di Fitto, ha aggiunto: «Lo abbiamo indicato perché ha una storia di amore per questa regione e una storia fatta di concretezza. Non è mai superficiale, hanno cercato di convincerci che uno vale uno, ma non funziona così. Raffaele è una persona competente che ha già dimostrato di sapere dare tanto alla Puglia, una persona che oggi fa una scelta di amore: non so quanti altri avrebbero scelto di tornare nella propria terra mentre è copresidente di uno dei più importanti gruppi europei. Con Fitto la Puglia la portiamo in Europa. Quando parliamo di Xylella, bene Fitto in Europa cercava aiuti mentre Emiliano strizzava l’occhio ai 5Stelle».
«LA APP IMMUNI VIOLA LE NORME» - «Non ho scaricato l’App Immuni e invito tutti a non scaricarla perché è una iniziativa fatta in violazione del codice appalti e delle norme italiane. Il decreto approvato dice che le informazioni presenti sull'app non possono essere utilizzate per altri scopi ma non sanziona il diverso utilizzo». Lo ha detto la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni a Bari.
«Non c'è stata una gara pubblica - ha aggiunto Meloni - ma il problema è che i dati sulle condizioni sanitarie e gli spostamenti delle persone è il business più appetibile del mondo, per le case farmaceutiche. Senza una legge e delle garanzie costituzionali non si poteva fare».
LA REPLICA DI PAGANO (PD) - «È già partita la macchina del fango sovranista contro Michele Emiliano e ci fa capire il piano su cui la destra vorrà giocarsi la campagna elettorale per le regionali: quello delle bugie senza ritegno e del ribaltamento della verità, come al solito». Lo dichiara Ubaldo Pagano, deputato del Pd, replicando alle affermazioni da parte della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, oggi a Bari per la presentazione del candidato presidente della Regione del centrodestra, Raffaele Fitto. «Parlare di gestione fallimentare del Covid-19 da parte dell’amministrazione Emiliano - prosegue Pagano - è il chiaro esempio di come certi «personaggetti» come Giorgia Meloni riescono a negare anche l’evidenza più conclamata. La Puglia non è stata la regione a fare meno tamponi, né quella con il tasso di mortalità più alto», replica. "Tutto al contrario: i record negativi di tamponi e mortalità spettano proprio a due regioni governate dalla destra, ossia rispettivamente Sicilia e Abruzzo, dove quest’ultima è addirittura presieduta da un esponente del partito di Giorgia Meloni», aggiunge.(