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Policlinico Bari: arrivati i primi 60 campioni di sangue per i test sierologici

 
Redazione online

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Policlinico Bari: arrivati i primi 60 campioni di sangue per i test sierologici

È tra le strutture indicate dal ministero della Salute per l’indagine

Mercoledì 27 Maggio 2020, 13:15

Il Policlinico di Bari è tra le strutture indicate dal ministero della Salute per l’indagine sierologica. Ieri sono Arrivati nel laboratorio di Igiene i primi 60 campioni ematici. I prelievi di sangue su una parte del campione di popolazione selezionato dall’Istat sono stati effettuati ieri nei punti della Croce Rossa e le provette sono state inviate al Policlinico di Bari per l’analisi di laboratorio mirata a determinare la presenza di anticorpi al Coronavirus. Attraverso il test sierologico è possibile individuare i soggetti, anche asintomatici o con sintomatologia lieve, che hanno sviluppato una risposta immunitaria al virus Sars-Cov-2 e quindi stimare la diffusione dell’infezione in una comunità.

«Si tratta di uno studio importante che ci fornirà un quadro preciso della circolazione del virus e che quindi ci darà gli strumenti per fronteggiarlo al meglio - spiega il direttore dell’Unità di Igiene, professore Michele Quarto - per questo è importante rispondere alla chiamata della Croce Rossa, che sta contattando i cittadini selezionati nel campione, e sottoporsi al test: l’adesione, su base volontaria, rientra nello spirito solidale necessario per valutare l’impatto del virus sulla popolazione e per sviluppare risposte sanitarie adeguate». Al Policlinico di Bari, invece, ad aprile è stato avviato uno studio pilota su circa 5mila dipendenti: medici, infermieri, operatori sanitari, tecnici e personale dei servizi esterni sono stati sottoposti a uno screening sierologico per esplorare la circolazione del virus Sars-Cov-2 in soggetti asintomatici non intercettati dal sistema di sorveglianza epidemiologica. «I risultati preliminari dello studio fatto dal Policlinico di Bari su una coorte omogenea di persone dimostrano che la circolazione è stata bassa: meno di 3 persone su 100 hanno sviluppato anticorpi al virus», spiega il professor Quarto

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