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Bari, mascherine a peso d'oro vendute all'Asl: perquisizioni Gdf in tre aziende

 
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Attività disposta dalla Procura nelle sedi di MDS International Srl di Trieste, la Sterimed Srl di Milano e la Servizi Ospedalieri Spa di Ferrara

Giovedì 02 Aprile 2020, 14:15

18 Luglio 2025, 15:09

Avrebbero offerto alla Asl di Bari, che aveva accettato le offerte, mascherine Fp2 e Fp3 a costi elevati, applicando un sovrapprezzo. Perquisizioni sono state eseguite dalla Guardia di Finanza di Bari, su disposizione della Procura del capoluogo pugliese, nelle sedi di tre società, la MDS International Srl di Trieste, la Sterimed Srl di Milano e la Servizi Ospedalieri Spa di Ferrara, e nelle abitazioni dei rispettivi amministratori, accusati di manovre speculative sul mercato.

L’accusa è di avere «occultato, accaparrato prodotti di prima necessità ed in particolare dispositivi di tutela della salute da agenti biologici (mascherine) sottraendole all’utilizzazione in rilevanti quantità».

I fatti contestati risalgono al 25 marzo. Stando agli accertamenti dei finanzieri baresi, coordinati dal procuratore aggiunto Roberto Rossi, le forniture non sono poi state consegnate. Verifiche sono in corso per accertare l’importo dei presunti sovrapprezzi e le ragioni della mancata consegna della merce. L’indagine è partita da accertamenti su un’altra società barese, la Aesse Hospital Srl dell’imprenditore Elio Rubino, sottoposta a perquisizioni il 26 marzo scorso, accusata dello stesso reato, manovre speculative sul mercato, con riferimento a forniture di mascherine offerte con soprapprezzi alla Asl di Bari. A questa si sono aggiunte poi le altre tre ditte destinatarie di perquisizioni.

Nei giorni scorsi a sollevare il caso delle mascherine era stata proprio la Gazzetta denunciando la circostanza che nonostante una regolare gara di appalto alla Asl di Bari non era giunta una fornitura di mascherine, salvo poi vedersi chiedere un aumento del prezzo attraverso intermediari.

La società MDS International di Trieste, il cui legale rappresentante, indagato, è il libanese Ali Mansour, prima di commercializzare mascherine vendeva all’ingrosso zucchero, cioccolato e dolciumi. Indagato anche l’imprenditore Matteo Romano Fumagalli, legale rappresentante della Sterimed di Milano, società esercente l’attività di sterilizzazione di attrezzature medico-sanitarie. Nell’inchiesta della Procura di Bari risulta attualmente indagato, infine, Massimiliano Aniello De Marco, legale rappresentante della società Servizi Ospedalieri di Ferrara, specializzata nel settore delle lavanderie industriali.

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