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Bari, volantini-truffaldini affissi nei portoni

 
Gianpaolo Balsamo

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Gianpaolo Balsamo

Bari, volantini-truffaldini affissi nei portoni

La Questura smentisce che le forze dell'ordine lasciano certi avvisi. Il consiglio: mai aprire a persone sconosciute 

Sabato 28 Marzo 2020, 15:27

16:17

BARI - Truffa Coronavirus. Non c’è emergenza che non si accompagni a tristi episodi di sciacallaggio macchinati da persone senza scrupolo pronte a tutte pur di lucrare. Non fa eccezione il Coronavirus, che in poche ore ha già fatto segnalare diversi tentativi di truffe e raggiri, soprattutto a danni delle persone più anziane. E così, in un momento di grande confuzione, i soliti sciacalli entrano in azione.

L'ultima «trovata», subito segnalata alla Questura di Bari, è quella relativa ad alcuni volantini, affissi i diversi condominii baresi  nei quali, oltre che comparire la falsa intestazione del Ministero dell’Interno - Dipartimento della Pubblica Sicurezza, si invitano gli «eventuali non residenti di questo edificio» a «lasciare le abitazioni ospitanti», anche con la minaccia di sanzioni e possibile arresto da parte delle forze dell'ordine. 

Si tratta evidentemente, spiegano alla Questura, di un tentativo di truffa, dal momento che non è stato predisposto alcun documento di questo tipo. Non solo. Gli stessi poliziotti ricordano di non aprire la porta di casa a persone sconosciute e, in caso di dubbi, si invita a contattare subito i numeri di emergenza delle forze dell’ordine.

Questi volantini-truffaldini, pare, stanno girando anche sui social e sono numerose le segnalazioni da parte di persone che hanno segnalato la loro presenza nei portoni di alcuni palazzi.

Ad agire, infatti, potrebbero essere bande di truffatori che si servono dei volantini come possibili «esche» per future truffe specie ai danni di anziani soli. 

SEGNALARE TRAMITE YOUPOL - Nel periodo di emergenza Covid-19 la maggior parte dei cittadini resta a casa in ottemperanza alle indicazioni governative. Per garantire la massima accessibilità al pronto intervento della Polizia di Stato, l’applicazione si aggiorna prevedendo la possibilità di segnalare i reati di violenza domestica con le stesse modalità e caratteristiche delle altre tipologie di segnalazione.

Ideata per contrastare bullismo e spaccio di sostanze stupefacenti nelle scuole, l’app è caratterizzata dalla possibilità di trasmettere in tempo reale messaggi ed immagini agli operatori della Polizia di Stato.

Le segnalazioni sono automaticamente geo-referenziate, ma è possibile per l’utente modificare il luogo dove sono avvenuti i fatti. E’ inoltre possibile dall’app chiamare direttamente il NUE e dove non è ancora attivo risponderà la sala operativa 113 della Questura. Tutte le segnalazioni vengono ricevute dalla Sala Operativa della Questura competente per territorio.

Per chi non vuole registrarsi fornendo i propri dati, è prevista la possibilità di segnalare in forma anonima.

Anche chi è stato testimone diretto o indiretto – per esempio i vicini di casa -  può ovviamente segnalare il fatto all’autorità di polizia, inviando un messaggio anche con foto e video.

L’applicativo, nato dalla ferma convinzione che ogni cittadino è parte responsabile ed attiva nella vita democratica del Paese, è facilmente installabile su tutti gli smartphone e tablet accedendo alle piattaforme per i sistemi operativi IOS e Android.

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