BARI - Le primarie del centrosinistra, a meno di un mese dal voto nei gazebo, non decollano. Domani pomeriggio si riunisce il tavolo della coalizione, convocato dal segretario regionale del Pd Marco Lacarra: si discuterà di temi organizzativi e programmativi, ma soprattutto di come aggiungere un po’ di appeal alla contesa. Al momento, infatti, dopo la foto-cartolina dei quattro contendenti alla presentazione delle candidature, non c’è stata più una occasione di dibattito-confronto comune.
Oggi doveva esserci una tavola rotonda a Taranto, ma - secondo la ricostruzione di un organizzatore - l’evento sarebbe saltato per indisponibilità del governatore Michele Emiliano, che finora ha dato assoluta priorità all’agenda di governo rispetto all’appuntamento del centrosinistra fissato per il 12 gennaio. Ieri, invece, doveva esserci un confronto nella Bat, ma non l’organizzazione non è mai decollata. Dall’entourage emilinista fanno sapere, però, che non è mai stato formalizzato un invito per il governatore...
Il segretario regionale dem Lacarra la vede così: «Primarie in sordina? Si accendono nelle giornate finali. Questa consultazione garantisce oltre ad una scelta condivisa del candidato, anche una partecipazione popolare utile per il successivo sprint del voto delle regionali. Dopo l’approvazione della leggessi Bilancio alla Camera, mi attiverò nei prossimi giorni dopo l’approvazione del bilancio per favorire la massima affluenza ai gazebo». Sul dibattito tra i quattro non ancora promosso, Lacarra puntualizza: «Emiliano fa il presidente. Conciliare un dibattito con l’attività e i dossier che sta seguendo è complicato ma ci proveremo…». Sul tema, invece, attacca Fabiano Amati, consigliere regionale Pd e candidato alle primarie: «Emiliano partecipa a tante manifestazioni, compresi battesimi e prime comunioni, ma non ai dibattiti». Da qui la riflessione pungente:«La sua è una chiara volontà di nascondersi dalle primarie e perciò le sta sabotando. Il governatore ha paura di confrontarsi».
Tornando al tavolo del centrosinistra, Lacarra chiarisce il perimetro della riunione: «Domani avremo un ordine del giorno politico: proseguiamo i lavori sia sui contenuti e che sulla preparazione delle primarie - spiega il segretario dem Marco Lacarra -. Abbiamo ricevuto sollecitazioni dal mondo socialista e socialdemocratico (Claudio Cesaroni e Mimmo Magistro, ndr) per finalizzare la discussione sulla legge elettorale regionale». La querelle è complessa, somma le istanze del mondo femminista per la parità di genere con la richiesta dei piccoli partiti di abbassare la soglia di sbarramento in coalizione dal 4 al 3%.
«L’impegno sulla parità di genere è doveroso - aggiunge Lacarra - mentre ragionare sullo sbarramento è più complicato, dal momento che si tratta di conciliare interessi differenti e antitetici». Il Pd, però, non rinuncerà al ruolo guida nella coalizione, favorendo soluzioni armoniose: «Se dovesse rimanere la soglia del 4%, lavoreremo - annuncia il deputato barese - sulle aggregazioni tra varie componenti per dare tutti quelli che partecipano al tavolo pari dignità».