BARI - I tre sfidanti del governatore uscente Michele Emiliano alle primarie del centrosinistra pugliese si dividono sulla richiesta avanzata ieri da quattro consiglieri regionali (Pino Romano, Giuseppe Turco, Sabino Zinni, Ernesto Abaterusso) e due assessori regionali (Alfonso Pisicchio e Mino Borraccino) di confrontarsi nei gazebo a dicembre anziché il 12 gennaio, data fissata dal tavolo politico di coalizione.
Un «no» secco all’ipotesi di anticipare le primarie del centrosinistra in Puglia arriva da parte di Fabiano Amati (Pd), consigliere regionale. Elena Gentile (Pd), ex europarlamentare, pur dichiarando di «non essere contraria a celebrarle a dicembre», sostiene che vista la questione ex Ilva «sarebbe irrispettoso verso un intero territorio pugliese» concentrarsi ora sulle primarie. Lo scrittore Leonardo Palmisano, invece, «è disponibile ad anticipare la data, purché ci sia accordo tra tutti per non innescare frizioni».
«Sono contrario - dice Fabiano Amati - tralasciando i problemi formali ho raccolto 21mila firme dicendo ai miei sostenitori che le primarie si sarebbero svolte a gennaio e resto fedele a quella data scelta non da me ma dalla coalizione. Le persone vanno rispettate».
Meno netta ma ugualmente contraria Elena Gentile: «Non avrei motivi personali per contrastare la decisione di anticipare la data - commenta - ma considerando quanto sta accadendo a Taranto mi sembra indelicato in questo contesto parlare di primarie».
«Mi ero reso disponibile a fare le primarie anche prima di gennaio - afferma Palmisano - ma dovremmo discuterne tra noi candidati ed essere tutti d’accordo».