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Prisma, lanciato stanotte il satellite dell'Agenzia Spaziale Italiana: coinvolta anche la pugliese Planetek Italia

 
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Prisma, lanciato stanotte il satellite dell'Agenzia Spaziale Italiana: coinvolta anche la pugliese Planetek Italia

Il lancio è avvenuto con successo dalla base spaziale europea di Kourou, in Guyana francese, a bordo del razzo Vega

Venerdì 22 Marzo 2019, 10:51

11:09

È in orbita il satellite Prisma dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Il lancio è avvenuto con successo nella notte, quando in Italia erano le 2,50, dalla base spaziale europea di Kourou, in Guyana francese, a bordo del razzo Vega. Rappresenta il successo numero 14 consecutivo per il lanciatore dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), costruito in Italia dall’Avio negli stabilimenti di Colleferro (Roma). Al progetto ha contribuito anche la pugliese Planetek Italia.
Due ore dopo la partenza, alle 4,48, Prisma ha mandato a Terra il primo segnale, acquisito dalla sala controllo del Centro Spaziale del Fucino di Telespazio, azienda controllata da Leonardo. Nelle prossime ore saranno condotti i primi test del satellite, che sarà pienamente operativo dalla metà di giugno.


«Ancora una volta Vega ha portato a termine con successo la sua missione, con un’affidabilità mai dimostrata al mondo da nessun lanciatore», ha detto l’Ad di Avio, Giulio Ranzo. «Siamo molto felici perché Prisma è una missione tutta italiana, che testimonia la capacità di fare sistema e le forti competenze di tutta la filiera italiana dello spazio», ha aggiunto.
Il satellite Prisma (PRecursore IperSpettrale della Missione Applicativa) è una missione tutta italiana. È stato, infatti, realizzato da un raggruppamento temporaneo di imprese guidato dalla Ohb Italia, responsabile della missione e della gestione dei tre segmenti (di terra, volo e lancio). E da Leonardo, che ha invece realizzato la strumentazione, oltre a diversi equipaggiamenti di bordo come i sensori d’assetto e il pannello solare. «La nostra telecamera, la più evoluta e potente al mondo, doterà l’Italia della capacità di studiare il Pianeta come mai prima», ha spiegato Alessandro Profumo, Ad di Leonardo.


Prisma testerà nuove tecnologie per l’osservazione della Terra, innovando lo studio dell’ambiente dallo spazio. Viaggiando a 27.000 chilometri all’ora da 620 chilometri di quota, raccoglierà dati sui cambiamenti climatici. Osserverà inoltre i fenomeni geologici che avvengono in Italia, e sarà in grado di monitorare lo stato delle risorse naturali, la qualità dell’aria e i livelli di inquinamento su scala globale.

C'è anche un pezzo di Puglia nella missione Prisma, il satellite iperspettrale «più potente al mondo» lanciato nella notte tra il 21 e il 22 marzo dalla base di Kourou, nella Guyana francese. Alla missione ha infatti contribuito anche l’azienda pugliese Planetek Italia, che - si legge in una nota - nella sede di Bari ha sviluppato alcune componenti di gestione ed elaborazione dei dati che saranno acquisiti dal sensore iperspettrale.
Giovanni Sylos Labini, CEO di Planetek Italia, sottolinea che "questa missione apre grandi prospettive per il futuro dello Spazio in Italia ed in Puglia, potenziando le capacità del Distretto Aerospaziale Pugliese. Grazie alla disponibilità dei dati iperspettrali di Prisma, che contengono un enorme patrimonio informativo, si potranno creare nuove opportunità di ricerca e di sviluppo del comparto industriale pugliese, che in questi ultimi anni ha dimostrato una enorme capacità nello di sviluppo di nuove tecnologie e applicazioni».

«I dati iperspettrali - rileva - aprono nuovi scenari in numerosi ambiti applicativi, che vanno dallo studio dell’impatto dei cambiamenti climatici a livello globale, allo sviluppo dell’agricoltura, allo studio dell’inquinamento del suolo e del mare ed in generale nello studio dei fenomeni complessi che prevedono la interazione tra atmosfera, biosfera e idrosfera».
Planetek Italia è un’azienda del Distretto Tecnologico Aerospaziale pugliese (DTA) ed è anche impegnata nel progetto di sviluppo del Test-Range per droni dell’Aeroporto di Grottaglie e nel programma dell’ASI Cosmo-SkyMed Second Generation, che metterà in orbita la nuova costellazione italiana di satelliti SAR (Radar).

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