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La carica dei 20mila: Puglia in prima fila per il reddito di cittadinanza

 
Bianca Chiriatti

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Bianca Chiriatti

La carica dei 20mila: Puglia in prima fila per il reddito di cittadinanza

I dati: bene l'affluenza, ogni giorno 80 pratiche

Mercoledì 13 Marzo 2019, 12:31

Nella prima settimana utile per presentare le domande per il Reddito di Cittadinanza, in Puglia sono state registrate quasi 7 mila pratiche nei soli Caf di Cgil, Cisl e Uil.
In tutta la Regione, nei circa 600 Caf dei tre sindacati, sono però più del doppio le persone che hanno depositato domande non ancora immesse nei sistemi informatici o che hanno preso appuntamento fino alla fine del mese, termine ultimo per ottenere il sussidio a partire da maggio.
In particolare, delle 6.824 pratiche registrate, nei Caf Cgil ne sono state verificate ad oggi 2.267 (nei primi due giorni la Puglia si attestata prima regione del Mezzogiorno per numero di domande sottoscritte), in quelli Cisl 2.239 e nelle sedi Uil 2.318, con netta prevalenza di pratiche in provincia di Bari, circa un terzo del totale regionale (2.244). In provincia di Brindisi sono state presentate 1.326 domande, a Foggia 930, a Lecce 1.198 e a Taranto 1.526. A queste si aggiungono quelle presentate agli sportelli degli uffici postali e negli altri Caf.
Ieri intanto, a Roma, confronto tra i tecnici delle Regioni e del governo sulla figura del Navigator, tremila figure professionali da reclutare per supportare i disoccupati nella ricerca del lavoro, bersaglio che è alla base della misura temporanea (18 mesi)».


«Siamo stati in nona commissione - racconta l’assessore al Lavoro e Formazione Professionale, Sebastiano Leo - Qui le Regioni hanno elaborato una proposta che poi è stata condivisa nel pomeriggio con il ministro Di Maio. Poi siamo andati in Conferenza delle Regioni dove all'unanimità è stato dato il parere favorevole per l’accordo con il governo. Infine abbiamo inoltrato a Di Maio il testo su cui c'è l'accordo unanime: i temi sono il rispetto delle prerogative delle Regioni, la definizione di una fase transitoria, la costruzione delle convenzioni per gli ingressi dei Navigator, l'utilizzo dei fondi e il numero dei navigator che saranno 3.000. Questo ci sembra un buon punto di equilibrio e adesso ci aspettiamo che l’accordo venga recepito in un emendamento al “decretone“ attualmente all’esame alla Camera».
Secondo Leo «la Regione Puglia ha caratterizzato la sua azione politica in questi giorni di trattative chiedendo l’approvazione di misure per la formazione e per l’incontro della domanda con l’offerta di lavoro».
«Le linee di finanziamento regionali - ah aggiunto l’assessore - per dare ai nostri giovani la possibilità di inserimento nel mondo del lavoro, In Puglia sono già rilevanti: ricordo Garanzia giovani, la rete Starnet, i master all’estero e i provvedimenti contro la dispersione scolastica. Continueremo a lavorare in questa direzione cercando di agire al meglio per aiutare chi è in difficoltà»

(di Ninni Perchiazzi)

È una sorta di caos calmo a travolgere il Caf Italia del popolare quartiere Libertà. Spesso in coda dietro la porta del centro di assistenza fiscale già prima delle 8 del mattino, anche se poi l’affluenza è abbastanza regolare nel corso della mattinata. Oggetto del desiderio, il reddito di cittadinanza. «Il giorno più tranquillo è stato il 6 marzo scorso, forse la gente stava ancora tentando di capire quale fosse la procedura, poi è stata un’escalation», racconta il titolare Pino Neviera.
«Al debutto, mercoledì scorso, abbiamo compilato una cinquantina di domande, poi stiamo andando a una media di 70-80 pratiche al giorno», dice ancora l’esperto fiscale, ricordando che l’assalto vero e proprio si è verificato un mesetto fa, quando è stato approvato il decreto dignità. «In un mese abbiamo compilato un migliaio di modelli Isee, quasi più di quanto fatto in tutto il 2018», rivela, ricordando di essere stato costretto a comprare l'elimina code, non senza aver prima affisso sulla porta d'ingresso, il cartello con la dicitura «Qui non si distribuisce il reddito di cittadinanza».


«In ogni caso, tranne qualche insistenza di troppo di chi vuole inoltrare la domanda senza che abbia tutti i requisiti, procede tutto liscio anche grazie al nostro sistema informatico che rende la procedura davvero snella», dice ancora, evidenziando un altro dettaglio. «A ciascun richiedente forniamo un paio di pagine con tutte le informazioni su limiti di reddito, esclusioni, casi e calcoli particolari legati ai figli ed anche i pericoli (è previsto il carcere) in caso di bugie o mancate comunicazioni qualora si ottenga un lavoro. Mi rendo conto però che sono davvero in pochi a leggerle».
La processione degli aspiranti percettori del sussidio di stato prosegue quindi a ritmo sostenuto, poi a fine mese, la documentazione verrà inoltrata all’Inps, affinché effettui controlli e verifiche sulle domande. I diretti interessati verranno quindi successivamente contattati sia per possibili chiarimenti sia per ricevere la comunicazione dell’esito della domanda.

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