Non ce l'ha fatta Domenico Capriati, il nipote del boss Antonio (che sta scontando l'ergastolo in carcere) e fratello di Filippo. Il 49enne è morto poco fa nel reparto di rianimazione del policlinico di Bari dopo essere stato ferito ieri sera con colpi di arma da fuoco sparati da persone non ancora identificate mentre si trovava nei pressi della sua abitazione in via Archimede, 10 a poca distanza da casa di un altro capo clan, Svinuccio Parisi.
I suoi sicari hanno cominciato a sparare verso la Yaris dell’uomo colpendolo poi in modo grave con almeno tre proiettili: al capo, al torace e alla spalla. Capriati era in compagnia della moglie, rimasta illesa. Sul posto è giunta nell’immediato un’ambulanza del 118. L’equipaggio si è subito reso conto della gravità della situazione riuscendo, assieme al personale della sala rossa del pronto soccorso del Policlinico di Bari, a stabilizzare l’uomo poi trasferito nella notte nel reparto di Rianimazione dove è deceduto.
Quanto alla dinamica dell’agguato, non è chiaro se i killer siano sopraggiunti al suo arrivo in moto o lo stessero aspettando sotto casa. Anche riguardo all’arma usata non si può ancora stabilire se sia sia trattato di una pistola semiautomatica, di una mitraglietta, o di più armi usate in contemporanea. Fino a questo momento, tutte le persone ascoltate in Questura non avrebbero fornito elementi utili alle indagini.
Non del tutto chiare il movente dell'agguato: la Polizia avrebbe raccolto le dichiarazioni di alcuni testimoni nel tentativo di ricavare elementi utili. Tuttavia resta la preoccupazione per un agguato un personaggio ritenuto molto vicino a una famiglia criminale, ma soprattutto fa discutere il luogo della sparatoria che è praticamente nella zona sotto il controllo del clan di Savinuccio Parisi. Qualche giorno fa, il figlio Tommy, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza proprio in via Archimede mentre stava per consegnarsi dopo essere sfuggito al blitz di 22 arresti contro il clan della scommesse on line.