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Regione Puglia, Borraccino: io sposterò questa giunta a sinistra

 
Michele De Feudis

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Michele De Feudis

Cosimo Borracino (LeU)

Il neo assessore: «Gli ex forzisti stanno sul nostro programma»

Giovedì 04 Ottobre 2018, 15:35

15:55

BARI - «Non sono Maradona, ma con la mia grinta da mediano di spinta, alla Oriali, voglio spostare a sinistra la giunta Emiliano». Mino Borraccino, consigliere regionale di Sinistra italiana - Liberi e Uguali con una metafora calcistica delinea il suo impegno nella giunta regionale da assessore allo Sviluppo Economico.

«Domani mattina (oggi, ndr) vedrò il capo dipartimento. Ho appena finito una riunione con le associazioni per l’accoglienza, poi parteciperò al tavolo per il centrosinistra in vista le provinciali. Non sono un eroe - spiega il politico ionico - mi riconosco non una straordinarie intelligenza o lungimiranza, una grande voglia di lavorare per i pugliesi. Cercherò di puntellare con elementi marcatamente progressisti la nostra attività amministrativa».

Alla prima riunione con Confindustria l’assessore Borraccino avrà la cravatta rossa? «È il mio colore politico preferito - replica - ma non nell’abbigliamento. Con il mondo imprenditoriale oltre ai temi industriali, produttivi e della ricerca, del sostegno della Regione, discuteremo anche del rispetto dei contratti e della tutela dei lavoratori. Se si dovesse presentare una azienda che propone un piano produttivo, troverà la nostra disponibilità a condizione di chiudere contestualmente le vertenze che eventualmente ha ancora aperte. Se non vi sarà questa apertura, non sarà possibile avere finanziamenti. Il mio assessorato guarderà alle aziende, ma anche ai lavoratori».

Poi c’è il capitolo spinoso di Sinistra Italiana, i cui vertici regionali non hanno gradito l’ingresso nella giunta. «Si entra nel governo? Sono tesserato a Si, e, come i dirigenti nazionali nelle Camere, ho costruito il gruppo Leu alla Regione. Il partito non è una caserma, ci sono posizioni differenti. Mi impegnerò per una ricomposizione nel breve e medio termine. Non posso litigare con Nico Bavaro, un compagno e un mio fratello minore». I vertici nazionali di Si come hanno preso il passaggio in maggioranza? «Nessun contatto con Nicola Fratoianni, mentre con Nichi Vendola ci siamo scambiati sms nei quali l’ex presidente ha fatto presente di non condividere la mia impostazione. Gli ho replicato difendendo la mia scelta in un quadro nazionale che vede consolidarsi il pericolo giallo-verde».

Nella giunta Borraccino andrà a controbilanciare l’ingresso dell’assessore Gianni Stea, che con l’ex senatore berlusconiano Massimo Cassano, è ora parte organica del centrosinistra: «Puglia popolare entra nell’alleanza progressista anche nelle comunale di Bari e Foggia. Se un pezzo di centrodestra lascia la vecchia casa e sposa le nostre idee, è una buona notizia».

«Il primo dossier sulla mia scrivania? Le Zes da approvare - argomenta ancora - strumenti importanti che possono dare opportunità nuove a tutte le province pugliesi di essere attrattive per aziende e investimenti». Infine i casi spinosi di Ilva e Tap: «La decarbonizzazione - conclude Borraccino - è un aspetto importante, ma avrà effetti nell’immediato. Dobbiamo pregare che non tiri la tramontana, per non chiudere le scuole tarantine. Bisogna vigilare sul rispetto delle norme stringenti per Mittal sulle emissioni inquinanti. Sul Tap? Speriamo di riuscire a spostare l’approdo. È una battaglia non solo ambientalista, ma anche ideale, in opposizione ai danni arrecati al paese dallo Sblocca Italia».
vendola e i giallo-verdi
«Nichi mi ha scritto che non condivide la mia scelta,gli ho risposto che il partito non è una caserma Con me si rafforza l’opposizione a M5S e Lega»
il «compagno» mino
«Borraccino ha gettato la maschera, lasciando l’opposizione per sedersi alla corte del governatore»
la ridda di poltrone
«Il presidente fa campagna acquisti a destra e sinistra, ma la macchina amministrativa è ormai paralizzata»

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