BARI - Antonella Laricchia, consigliere regionale del M5S in Puglia, sarà l’unico politico italiano a partecipare all’«International visitar leadership program» del Dipartimento di Stato americano: l’esponente barese sarà dal 15 settembre al 5 ottobre negli Usa per incontri e scambi culturali insieme ad altri aspiranti leader o personalità emergenti selezionate dalle ambasciate a stelle e strisce nel mondo.
«Premetto: ora si dirà che il M5S è amico degli Usa. Prima ci descrivevano come filorussi. Altre volte ci affibbiano etichette di destra o sinistra. Allora un chiarimento: vado negli Usa per conoscere buone pratiche e per approfondire politiche di riconversione o amministrazione»: sono questi i propositi che la Laricchia sintetizza alla Gazzetta. Poi aggiunge qualche dettaglio su come è stata scelta: «Sono stata contattata dal consolato americano durante la manifestazione «Italia a 5 Stelle», che abbiamo promosso a Palermo nel 2016. Successivamente ho incontrato a Bari l’ex console Dana Murray. Mi ha fatto un piccolo test a sorpresa in inglese e dopo qualche giorno dopo mi è stato chiesto il curriculum. Ad inizio agosto ho avuto la notizia di essere stata candidata e scelta. Chi paga? Le spese sono «sponsorizzate» dagli Usa. Perché il Dipartimento di Stato ha preferito puntare in Italia su un esponente a 5 Stelle? La risposta è semplice incuriosiamo in quanto siamo innovativi e proiettati nel futuro. La politica, dopo il cambiamento che abbiamo portato in Italia, non potrà più tornare indietro».
Il programma delle tre settimana sarà particolarmente intenso: sono previste tappe a Washington, Boston, in Colorado, Virginia, Texas e Iowa. La Laricchia terrà informati i suoi sostenitori con costanti post e seguirà grazie ai collaboratori baresi le attività della giunta Emiliano.
Negli anni scorsi hanno partecipato all’Ivlp altri pugliesi, tra cui Vito Cozzoli, capo di gabinetto del Ministero dello Sviluppo economico, e Paolo Messa, editore di Formiche, e direttore del Centro studi americani. «Questo programma - spiega Messa - è un efficace strumento diplomatico per declinare il soft power Usa e far conoscere ad interlocutori selezionati la democrazia statunitense. Vengono scelti giovani, politici, giornalisti o magistrati. In passato tra i partecipanti c’è stato anche l’ex governatore della Lega Roberto Maroni». «Perché una M5S? È la conferma che non solo non ci sono negli Usa pregiudizi nei confronti di alcun partito italiano, ma c’è interesse per una dialettica virtuosa. Del resto si incontrano governatori, esponenti del congresso, manager, direttori di think tank. Il tema non è se gli Usa sono filogrillini o se i pentastellati sono filo americani: la prospettiva su cui si muove il Dipartimento di Stato è quella di superare ogni tipo di pregiudizio, conoscendosi vicendevolmente con scambi che possono arricchire la classe dirigente italiana», conclude Messa.