di Giuseppe Armenise
Dai sindaci dei piccoli Comuni pugliesi capeggiati da Domenico Vitto, presidente Anci Puglia, parte la spinta affinché la legge 158 del 2017 su sostegno e valorizzazione dei piccoli Comuni, per la riqualificazione e il recupero dei centri storici, non resti lettera morta. In una missiva al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, cui ha aderito anche il presidente Anci nazionale, Antonio Decaro, i rappresentanti delle comunità del territorio chiedono la piena attuazione di quella che è nota come legge «Salva borghi». In ballo c’è un fondo da 100 milioni cui attingere fino al 2023 per interventi di sviluppo strutturale, economico e sociale a favore di borghi e aree interne: estensione della banda ultra larga, un piano d’istruzione per aree rurali e il potenziamento dei servizi scolastici, riqualificazione di edifici abbandonati, realizzazione di impianti di energia da fonti rinnovabili, promozione dell’agroalimentare a filiera corta, realizzazione di strutture ricettive, miglioramento di servizio postale e pagamento tributi, promozione del settore cinematografico e della vendita di quotidiani. Ciò per contrastare il progressivo abbandono dei luoghi.
«I piccoli comuni (in Puglia 85) sono un tesoro da custodire e tutelare, che ogni anno attira nel nostro Paese milioni di turisti – commenta Francesco Tarantini, presidente Legambiente Puglia, a margine della presentazione del rapporto «Voler bene all’Italia» - Qui si produce la maggior parte dei prodotti tipici, si tramandano mestieri, storie, dialetti, ci sono opere d’arte di inestimabile valore e paesaggi mozzafiato. La legge “Salva Borghi” è una vittoria importante dopo 16 anni di battaglie per imporre all’attenzione dei politici l’importanza dei centri con meno di 5.000 abitanti».
Alla sfida della sostenibilità e del cambiamento, svariate realtà pugliesi rispondono distinguendosi per alcune buone pratiche. Poggiorsini ha investito in fonti rinnovabili e avviato la raccolta rifiuti porta a porta su tutto il territorio. A Biccari, 3.000 abitanti, dal 2015 c’è il progetto «Negozio dei rifiuti» per incrementare la raccolta differenziata e favorire lo sviluppo di un’economia locale, incentrata sulle attività commerciali limitrofe. A Celle S. Vito, il Comune più piccolo (circa 160 abitanti), 3 edifici comunali riqualificati e finanziamenti per il rimboschimento di terreni agricoli. Roseto Valfortore (1.080 abitanti) è l’unico comune in Puglia «Rifiuti Free».