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Sanremo 2024, la seconda serata si chiude con il primo posto di Geolier: tutta la top-five

Sanremo 2024, la seconda serata si chiude con il primo posto di Geolier: tutta la top-five

 
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Sanremo 2024, la seconda serata si chiude con il primo posto di Geolier: tutta la top-five

Seguono Irama, Annalisa, Loredana Bertè, Mahmood. Il resoconto tra balletti di John Travolta e l'emozione di Allevi

Giovedì 08 Febbraio 2024, 01:26

SANREMO - Il Festival vola negli ascolti e la seconda serata decolla subito con il talento puro di Giorgia. Ma è il ritorno in pubblico di Giovanni Allevi, dopo due anni di cure per il mieloma, a lasciare il segno.

Avvolto dal caldo abbraccio del pubblico, che lo accoglie con una lunga ovazione, il musicista racconta il suo percorso nel dolore e innalza il suo inno alla bellezza della vita e della solidarietà: «All’improvviso mi è crollato tutto. Non suono più il pianoforte davanti ad un pubblico da quasi due anni. Nel mio ultimo concerto, alla Konzerthaus di Vienna, il dolore alla schiena era talmente forte che sull'applauso finale non riuscivo ad alzarmi dallo sgabello. E non sapevo ancora di essere malato. Poi è arrivata la diagnosi, pesantissima», spiega. «Ho perso il lavoro, i capelli, le certezze, ma non la speranza e la voglia di immaginare, come se il dolore mi porgesse inaspettati doni». E ne elenca qualcuno, «la gratitudine nei confronti della bellezza del creato: non si contano le albe e i tramonti che ho ammirato da quelle stanze d’ospedale», «la riconoscenza per l'affetto, la forza, l’esempio che ricevo dagli altri pazienti, i guerrieri, così li chiamo» e la certezza che, «quando tutto crolla e resta in piedi solo l’essenziale, il giudizio che riceviamo dall’esterno non conta più». Cita Kant, scopre i ricci grigi, che sono ricresciuti, e poi suona Tomorrow, brano scritto durante i lunghi ricoveri. Ma prima avverte: «Non potendo più contare sul mio corpo, suonerò con tutta l’anima». Tutti in piedi per lui, anche l’orchestra. «È una delle pagine più belle del festival di Sanremo», dice Amadeus. «Siamo sicuri che tornerà a calcare i palchi di tutto il mondo».

La standing ovation dell’Ariston premia anche Giorgia, che trent'anni dopo incanta con E Poi, regalando al brano un’interpretazione matura in cui gioca con la sua voce facendo i ghirigori, come li chiama lei. E saluta Baudo che la lanciò: «Pippo, ti amiamo». Poi soffia sulle candeline per il compleanno della canzone: «Ama, voglio festeggiare anche i quarant'anni con te, tanto ti ritrovo qua secondo me».

Dopo la maratona di trenta artisti della prima serata, stasera sono in quindici ad esibirsi, presentati dagli altri colleghi e sottoposti poi al giudizio della giuria delle radio e del televoto. E gli abbinamenti, decisi dal sorteggio, riservano spunti interessanti. La Sad, smoking e creste 'stiratè - ma con il volto di Amadeus versione punk dietro le spalle - presentano Renga e Nek. Mr. Rain introduce Alfa, che entra in scena con la scopa di Morandi (che domani, atteso all’Ariston, potrebbe reclamarla indietro), Diodato fa spazio a Dargen D’Amico, appoggiando il suo appello di ieri sera contro la guerra ("cessate il fuoco"): «Condivido pienamente le tue parole». E dopo aver cantato, Dargen chiosa: «Mi sono preoccupato quando ho letto che il mio era un messaggio politico. In vita mia ho fatto tante cazzate, peccati gravi, ma non ho mai pensato di avvicinarmi alla politica: ero semplicemente guidato dall’amore e dalla sensazione che sono sempre più le cose che abbiamo in comune, ed è su quelle che vorrei concentrarmi».

L’Ariston si scalda per il Volo, e Gianluca Ginoble va a regalare i fiori in platea alla mamma. Giorgia e Amadeus tirano fuori dal baule di ricordi le musicassette, che sessant'anni fa resero la musica «portatile». 

CLASSIFICA FINALE:

1 Geolier

2 Irama

3 Annalisa

4 Loredana Bertè

5 Mahmood

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