Nel cimitero si può circolare con le auto personali. Di necessità si fa virtù. C’è l’autorizzazione, ovviamente provvisoria di palazzo di Città, in attesa del ripristino della macchina elettrica a uso di disabili, non deambulanti e persone anziane che per visitare i loro cari si arrangiano come possono. Per qualche tempo una vecchia Panda - in uso alle maestranze municipali - ha sopperito alla bisogna. Ma poi le pessime condizioni del veicolo hanno sconsigliato la continuazione dell’uso. E ciò denota quanto sul cimitero comunale si cincischi a palazzo di Città. Non c’è una ferma volontà di invertir la rotta. Degrado e pressapochismo imperano. Da anni. Il sindaco Pitta e l’assessora al ramo, Maria Angela Battista, soltanto un paio di mesi or sono avevano assicurato il cambio di passo. Una riunione decisiva con la dirigenza dei Settori comunali nell’ottica di un cambiamento della situazione di precarietà vigente. Invano. Le cose proseguono alla ben peggio, come prima. Sulla gestione, si procede mensilmente di proroga in proroga. Saldo del canone mensile e via così. Il ricambio delle batterie all’auto elettrica tarda ad arrivare, appunto. Anche due mesi fa si propendeva per un ripristino imminente. La macchinina è inutilizzata da molto tempo. L’igiene dei bagni è una chimera. Addrittura c’è voluto un in blitz dell’assessora Battista per ripristinare un minimo di igiene. La privatizzazione complessiva della gestione cimiteriale, auspicata dall’attuale maggioranza che governa la città, come unica strada per uscire dalla precarietà, è ancora di là da venire. Loculi comunali sempre più scarsi a disposizione, mentre due edicole funerarie da ricostruire gridano vendetta. C’è nebulosità sulla questione e qualche avversione di troppo da parte di componenti della maggioranza pittiana complicano le decisioni da prendere. E in vista delle prossime elezioni comunali il sindaco Pitta e i suoo sodali non intendono compiere passi falsi. Sulla questione cimiteriale, infatti, i passi devono essere oltremodo felpati, proprio per non incorrere nella reprimenda della popolazione. Che non ammetterebbe una privatizzazione selvaggia del luogo sacro a mò di svendita.
Non c’è il mezzo per il trasporto dei disabili. Per qualche tempo una vecchia Panda - in uso alle maestranze municipali - ha sopperito alla bisogna
Martedì 28 Ottobre 2025, 11:42
















