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Foggia, eletti sulle spine per i riconteggi. Ipotesi Luxuria al Giordano

 
Massimo Levantaci

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Massimo Levantaci

Foggia, eletti sulle spine per i riconteggi. Ipotesi Luxuria al Giordano

Accertamenti della commissione del Tribunale in corso sulle schede elettorali. Il giallo degli scarti ridotti tra i candidati

Domenica 05 Novembre 2023, 13:08

FOGGIA - Prima settimana di consultazioni della sindaca Episcopo (ieri è toccato al Partito democratico), lo sguardo d’orizzonte è ancora largo appunto come lo schieramento politico (dai 5 stelle a “tempi moderni” di Calenda) che ha portato l’ex provveditore alla poltrona di primo cittadino. Episcopo ha promesso una «giunta di alto profilo», si delinea una squadra prevalentemente di tecnici con incarichi di rilievo anche oltre l’organismo assembleare. È il caso di Vladimir Luxuria, che ha tenuto a battesimo la prima uscita pubblica della futura neosindaca a inizio di campagna elettorale, destinata a ricoprire un ruolo di primo piano: non in giunta (gli impegni professionali non lo consentirebbero), forse potrebbe guidare il teatro Giordano. Altre nomination per il momento non ne circolano, ma l’attenzione di eletti e votanti è rivolta alla complessa macchina dei riconteggi delle schede elettorali dai quali potrebbero venir fuori alcune sorprese.

La commissione elettorale del Tribunale è ininterrottamente al lavoro dal 24 ottobre: le operazioni hanno riguardato inizialmente le verifiche dei voti ottenuti dalle liste che fanno riferimento ai candidati sindaco, da quei controlli è venuto fuori il via libera alla proclamazione della sindaca Episcopo, lunedì 30 ottobre a Palazzo di città (ma il via libera era già arrivato il venerdì 27). Adesso tocca ai voti dei consiglieri. I casi più spinosi vengono segnalati nei 5 stelle e nella lista Con, gli schieramenti dove il divario tra ultimo degli eletti e primo dei non eletti si racchiude a una manciata di voti. Un’incertezza che tiene sulle spine eletti e non soprattutto alla luce dei numerosi errori rilevati sui verbali delle singole sezioni elettorali che starebbero obbligando la commissione del Tribunale a un surplus di verifiche anche sulla scorta delle 2301 schede nulle, un numero piuttosto alto.

Si ricontano i voti di preferenza che non coinciderebbero con quanto scritto sui verbali dai presidenti di seggio. Secondo alcune indiscrezioni la lista Tempi moderni (tre eletti) non prenderebbe il quarto consigliere eletto per una cinquantina di voti.

E comunque i controlli vanno avanti spediti, secondo previsioni ottimistiche la commissione elettorale potrebbe concludere il suo lavoro entro la fine della prossima settimana. I tempi della proclamazione degli eletti in consiglio comunale potrebbero tuttavia slittare di qualche altro giorno, la sindaca potrebbe nominare la giunta e attendere l’iter dei riconteggi e di eventuali ricorsi prima di convocare il primo Consiglio entro trenta giorni dalla proclamazione (forse metà dicembre).

Positive tuttavia le sensazioni di Giuseppe D’Urso, storico amministrazione e consigliere comunale iscritto Pd, esperto osservatore di elezioni comunali: «Sta per aprirsi una pagina nuova per il Comune di Foggia anche nel metodo di governo. Credo che la sindaca abbia tutte le capacità per affermare il primato del programma, la bussola della nuova amministrazione che può rappresentare l’elemento di svolta». Un consiglio alla neosindaca invece da Giorgio Cislaghi, candidato in quota 5 stelle alle ultime elezioni, navigato uomo della politica foggiana: «La formazione di scrutatori e presidenti di seggio è un passaggio fondamentale, gli errori e le sviste riscontrate sulle schede delle ultime votazioni lo confermano. C’è bisogno che la prossima amministrazione presti più attenzione sulla correttezza della campagna elettorale, sulla propaganda e sulle affissioni dei manifesti».

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