Sabato 06 Settembre 2025 | 15:09

Foggia, grano in pericolo: le semine sono sempre più costose

 
Massimo Levantaci

Reporter:

Massimo Levantaci

Foggia, grano in pericolo: le semine sono sempre più costose

Il caro-bollette e la mancanza di piogge condizionano l'inizio della campagna agricola

Lunedì 09 Gennaio 2023, 13:57

FOGGIA - Tempo di semine per il grano duro in provincia di Foggia, resta allarmante il tema del caro-prezzi e della bolletta energetica fuori controllo, che obbliga gli agricoltori a risparmiare sul ricorso all'irrigazione di soccorso a causa della mancanza di piogge. Per tirar fuori l'acqua da pozzi bisogna far ricorso agli impianti elettrici, emergenza dunque aggravata nei primi giorni del nuovo anno dall’esplosione dei prezzi del gasolio che ha già messo «a repentaglio le semine autunnali», denuncia Coldiretti Puglia. Aumenti dei costi nell’ordine del +170% per i concimi e del +129% per il gasolio, con incrementi medi dei costi correnti del 68%. «Il taglio dei raccolti in alcune aree delle province di Bari e Foggia – sottolinea Coldiretti Puglia – rischia di far aumentare ulteriormente la dipendenza dall’estero per gli approvvigionamenti alimentari». In questo scenario preoccupa la ripresa degli arrivi di quantitativi di grano dall’estero, l’organizzazione agricola punta l’indice sull’ultimo approdo nel porto di Bari della «nave Emerald, partita dal porto di Azov in Russia, arrivata al porto di Bari per scaricare grano».

«La domanda di grano 100% Made in Italy si scontra con anni di disattenzione e di concorrenza sleale delle importazioni dall’estero, soprattutto da aree del pianeta che non rispettano le stesse regole di sicurezza alimentare e ambientale in vigore in Puglia ed in Italia, che nell’ultimo decennio hanno portato alla scomparsa di 1 campo su 5 con la perdita di quasi mezzo milione di ettari coltivati, con effetti dirompenti sull’economia, sull’occupazione e sull’ambiente».

Effetto dell’aumento dei costi di produzione, il prezzo al dettaglio della pasta sugli scaffali dei supermercati cresciuto nell’ordine del 10-15% a seconda delle marche e del tipo di pasta che si acquista. Ma lo scenario per i produttori cerealicoli non sembra preoccupante, se si considera che l’Unione europea nella nuova Pac incentiva l’aumento delle superfici granarie dopo anni di politiche al ribasso che hanno causato un preoccupante deficit di offerta sui mercati mondiali. «Le superfici seminate – a parere di Coldiretti Puglia - potrebbero raddoppiare con la produzione di grano che deve puntare sull’aggregazione, essere sostenuta da servizi adeguati e tendere ad una sempre più alta qualità, scommettendo esclusivamente su varietà pregiate, riconosciute ormai a livello mondiale. Con gli interventi straordinari decisi dalla Commissione Ue può essere garantita anche in Puglia la messa a coltura di oltre 100mila ettari lasciati incolti per la insufficiente redditività, per gli attacchi della fauna selvatica e a causa della siccità che va combattuta con investimenti strutturali».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)