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Foggia, esplode bombola in ghetto: donna muore per ustioni su 90% del corpo

 
Redazione online

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Foggia, esplode bombola in ghetto: ustionata una donna, è grave

Trasferita al Centro ustioni del Policlinico di Bari. Distrutte alcune baracche

Martedì 04 Febbraio 2020, 08:59

07 Febbraio 2020, 16:41

È morta nella tarda serata di ieri la donna di origini africane che lo scorso 4 febbraio era rimasta coinvolta in un incendio divampato all'interno della Baraccopoli di Borgo Mezzanone, a seguito dell'esplosione di una bombola di gas. La donna era arrivata al Policlinico di Bari con ustioni su oltre il 90 percento del corpo. Non è stata ancora accertata la sua identità in quanto non sono stati ritrovati documenti di identità ma, stando ad alcune voci raccolte tra i migranti del ghetto, si tratterebbe di una nigeriana di circa trent'anni.

IL CASO - Al momento sono ancora in corso le indagini per risalire alla sua identità; gli inquirenti non hanno, purtroppo, trovato documenti di riconoscimento. Ma secondo alcune voci raccolte tra i migranti che vivono del ghetto si tratterebbe di una donna di origini nigeriane di circa trent'anni.

L’esplosione è avvenuta verso le 2:30 della scorsa notte; sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco che hanno estratto la donna dalle macerie. A seguito dello scoppio della bombola, è divampato un incendio che ha distrutto tre, quattro baracche.

Un episodio analogo era accaduto ad aprile dello scorso anno quando un rogo, partito da un allaccio abusivo alla corrente elettrica, provocò la morte di un gambiano di 26 anni. E anche il primo novembre 2018, in un altro devastante incendio, perse la vita un giovane africano. Nel ghetto di Borgo Mezzanone sono in corso da tempo una serie di azioni, coordinate dalla Prefettura, volte al progressivo smantellamento dell’insediamento abusivo.

LE PAROLE DEL PREFETTO - «In Provincia di Foggia stiamo procedendo ad un progressivo svuotamento di tutti gli insediamenti abusivi. Dallo scorso anno abbiamo già bonificato un’area del ghetto di Borgo Mezzanone che si estende per circa sette ettari. Ne rimangono ancora 13 da bonificare». Lo ha detto il prefetto di Foggia Raffaele Grassi dopo l’incidente e il ferimento di una donna africana per lo scoppio di una bombola di gas Gpl all’interno di una baracca del ghetto che si trova a pochi chilometri dal capoluogo dauno.

«Abbiamo avviato, in accordo con la Regione Puglia, un serie di iniziative per garantire ai migranti condizioni di vita più dignitose - dice il Prefetto -. A breve sarà operativa a San Severo (Foggia) la foresteria presso l’Azienda agricola Fortore da 400 posti letto e che ospiterà gli stranieri presenti in quel territorio. Stiamo coinvolgendo anche tutti i sindaci di Capitanata per sviluppare progetti di accoglienza diffusa - prosegue Grassi - soprattutto in quei piccoli borghi in via di spopolamento». Secondo il prefetto Grassi, inoltre, «queste operazioni di svuotamento dei ghetti porteranno anche ad azioni di contrasto al caporalato».

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