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Foggia, da 14 anni in container invasi da topi e blatte: secondo giorno di protesta delle mamme

Foggia, da 14 anni in container invasi da topi e blatte: secondo giorno di protesta delle mamme

 
Redazione online

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Foggia, da 14 anni vivono in container invasi da topi e blatte: la protesta delle mamme

Foto d'archivio

Un gruppo di qualche decina di donne sta protestando in via San Severo bloccando in ingresso e in uscita uno degli accessi principali della città

Mercoledì 17 Luglio 2019, 19:44

18 Luglio 2019, 19:19

FOGGIA - Secondo giorno di protesta dei residenti dei container di via San Severo a Foggia che anche questa mattina hanno bloccato uno dei principali ingressi cittadini, impedendo il transito delle auto. Poco fa una piccola delegazione, composta da tre residenti, è stata convocata dal prefetto di Foggia Raffaele Grassi, in Prefettura. I residenti protestano contro l’amministrazione comunale per la mancata disinfestazione dei container invasi dalle blatte.
Nei container vivono da 14 anni 45 nuclei familiari. Ferma la condanna da parte del sindaco, Franco Landella, per i comportamenti assunti dalle famiglie di via San Severo. «La Asl - fa sapere Landella - dopo un sopralluogo ha certificato la possibilità di procedere alla disinfestazione senza sgomberare interamente il campo, trattandosi di un fenomeno circoscritto e non generalizzato. Nonostante questa attestazione, il Comune ha comunque proposto alla famiglie la temporanea allocazione all’interno di alcune palestre comunali, nelle quali avevamo provveduto a dislocare brande per la notte. Un’offerta che le famiglie hanno rifiutato, tornando ad occupare la strada». Landella ha inoltre auspicato che nell’incontro convocato per il 31 luglio in Prefettura l’assessore regionale con delega all’Urbanistica, Alfonso Pisicchio, «consegni risposte rispetto ai temi che sono sul tappeto, a cominciare dall’approvazione del programma di Housing sociale».

SGOMBERATA LA STRADA - I residenti dei container di via San Severo che protestano chiedendo case popolari hanno reso noto di aver liberato la strada, una delle principali vie di accesso della città, dopo un incontro con il prefetto, Raffaele Grassi.
Tra gli accordi presi, è stato riferito che cinque famiglie al giorno saranno ospitate in albergo e verrà compiuta la disinfestazione nei container invasi dalle blatte. All’incontro con il prefetto, alcuni rappresentati delle famiglie che vivono nel campo di container in via San Severo.
In Prefettura a Foggia è inoltre in programma il 31 luglio un incontro con il sindaco Franco Landella e l’assessore regionale all’Urbanistica, Alfonso Pisicchio, per discutere dell’emergenza abitativa nel capoluogo dauno.
Nei 50 container di via San Severo vivono da 14 anni 45 famiglie, per un totale di cento adulti e 60 bambini. Molti dei residenti avevano già partecipato alla protesta di un mese fa capeggiata a Bari dal sindaco di Foggia, manifestando davanti alla sede della Regione Puglia.

IL FATTO - Per protestare per le condizioni igieniche in cui vivono con le loro famiglie nei container di Via San Severo a Foggia, un gruppo di qualche decina di donne sta protestando per strada bloccando in ingresso e in uscita uno degli accessi principali della città. Le donne hanno bloccato la strada rovesciando sull'asfalto cassonetti per la raccolta dei rifiuti. Sul posto sono intervenuti anche carabinieri e polizia.

Nei 50 container di via San Severo vivono da oltre 14 anni, sistemati lì dal Comune in via provvisoria, 45 nuclei familiari per un totale di cento adulti e 60 bambini che sono in attesa dell’assegnazione di una casa popolare. Al centro della protesta ci sono le condizioni igieniche dei container che sarebbero stati invasi dalle blatte. Ieri c'è stato un sopralluogo da parte dei medici della Asl e dei tecnici comunali.

«Oltre all’emergenza abitativa - racconta Michela, una donna che vive con la sua famiglia in via San Severo - si è aggiunta l’emergenza sanitaria. Stiamo aspettando delle risposte dal Comune, ma ora abbiamo puntato i piedi. Adesso chiediamo un decreto di assegnazione di alloggio». "Non intendiamo sgomberare fino a quando ciò non accade. Io sono rimasta fuori dal mio container perché ho avuto una pesante invasione di blatte - aggiunge - Mi hanno sistemata in albergo per due giorni, poi per via della mancanza di fondi comunali, mi hanno lasciato in mezzo alla strada con due minori».

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