Secondo i sondaggi di Alessandra Ghisleri per «Porta a porta», il 38,2% degli italiani pensa di avere degli svantaggi dalla manovra economica per il 2026. Il 58% ritiene che la legge di bilancio non vada incontro alle proprie aspettative e il 42% pensa di pagare più tasse . Inoltre, il 43% ritiene che la manovra inciderà negativamente sul carovita e il 45% è preoccupato per i propri risparmi e per il proprio patrimonio (contro il 43 che non teme niente). Al di là delle aspettative che sono soggettive e non specificate, un’analisi attenta della legge di bilancio dimostra al contrario che nessuno pagherà più tasse, che non si capisce come possa incidere sul carovita e soprattutto perché possa essere pericolosa per i risparmi o il patrimonio di ciascuno. (C’è una evidente speculazione sull’aumento dei generi alimentari, ma qui un governo purtroppo può fare poco).
Ho chiesto chiarimenti alla Ghisleri e lei mi ha spiegato che ogni autunno - chiunque sia al governo - nessun italiano ha idea di che cosa sia la legge di bilancio, ma conserva l’«amara certezza che qualcosa aumenterà». Si tratta di una semplice «percezione», che diventa «convinzione» quando le persone rispondono a un sondaggio. Ghisleri fa l’esempio di quando Francesco Giavazzi, consigliere di Mario Draghi al governo, annunciò un aumento di 3 miliardi nella dotazione della sanità. «La gente non si accorse di niente».
I governi - secondo la sondaggista - dovrebbero pertanto individuare provvedimenti chiari e tangibili come furono gli 80 euro di Renzi, che entrarono in busta paga con l’esplicito richiamo all’intervento governativo (che portò Renzi al record del 41% alle elezioni europee del 2014), come l’abolizione dell’ICI di Berlusconi o l’introduzione del reddito di cittadinanza quando i Cinque stelle andarono al governo. Meloni, a quanto pare, dovrebbe far capire meglio che cosa cambia in positivo per i beneficiari di alcuni provvedimenti e che comunque nessuno verrà danneggiato dalle legge di bilancio.
È dunque visibile un doppio binario: la prudenza di bilancio è molto apprezzata dai mercati con ottime ricadute sui minori interessi da pagare, sul rating dell’Italia e il record di Borsa e quindi sul denaro da redistribuire in futuro. Ma la gente sembra poco interessata a questi elementi fondamentali e guarda – si può capirla – a quando sarà più facile fissare un esame diagnostico nel servizio pubblico.
Meloni ha ricordato che questa è la legge di bilancio più povera degli ultimi 10 anni, perché nel 2026 lo Stato dovrà rimborsare 40 miliardi ai beneficiari del super bonus edilizio. Se, come sembra, quest’anno usciremo dalla procedura di infrazione, è naturale aspettarsi l’anno prossimo che l’ultima legge di bilancio della legislatura sarà molto più generosa. Se vuole passare all’incasso -visto che il rigore di bilancio, fondamentale per il benessere di uno Stato, non interessa l’opinione pubblica – il governo dovrà assumere anche provvedimenti concretamente tangibili e renderli espliciti.
















