Sabato 06 Settembre 2025 | 11:02

I Comuni in Europa, ecco la rivoluzione della nuova Anci

 
Antonio Troisi

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Antonio Troisi

L’Unione alla ricerca dello spirito europeo

L’elezione a Presidente Nazionale dell’Anci di Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli e a vice presidente con delega all’Europa di Stefano Lo Russo, Sindaco di Torino, non è casuale

Martedì 03 Dicembre 2024, 14:05

16:35

L’elezione a Presidente Nazionale dell’Anci di Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli e a vice presidente con delega all’Europa di Stefano Lo Russo, Sindaco di Torino, non è casuale, essendo dovuta alla «Rivoluzione Gentile» di Elly Schlein. Trattasi della riscrittura delle regole della leadership basata sul patriottismo della Costituzione, inteso non in senso nazionalistico ma di capacita di adeguamento all’evoluzione della società, letta nel contesto europeo. Proprio la necessità di rispettare i vincoli imposti dalla Ue ha richiesto una dirigenza come quella eletta che si contraddistingue per una capacita di proposta collaudata da un consenso elettorale, privo di condizionamenti. Poiché i nuovi vertici hanno assunto l’impegno di portare i Comuni in Europa va considerato che l’europeizzazione della finanza pubblica impone il coordinamento tra la finanza comunale e quella statale consistente nello stabilire prima «che fare» e poi «come fare».

Che fare ? La riforma costituzionale del 2012, voluta dalla Ue, ha deciso che il Buon Andamento della P.A., consiste nell’assicurare oltre al rispetto della legge anche dell’equilibrio dei bilanci e della sostenibilità del debito pubblico. Tuttavia il nuovo rapporto Stato/Enti Locali ha incontrato notevoli difficoltà nei politici e nei burocrati comunali legati all’ottica solo giuridica del vecchio Buon Andamento della P.A . Per questo ostacolo si e spesso continuato a rispettare i complessi meccanismi burocratici del Patto di Stabilità Interno, abolito dal1/01/2016 , ricorrendo ai soliti discorsi «omnicomprensivi» sia di tipo oggettivo (dati geografici, statistici, economici ecc) sia di tipo soggettivo (interviste, questionari, ecc ), accentuando e non superando gli squilibri territoriali. Gaetano Manfredi ha risolto il problema con il suo modello di «Sinergia istituzionale» basato sul calcolo e dei due parametri dell’equilibrio di bilancio e del concorso alla stabilità del debito pubblico che garantisce anche l’ottima allocazione delle risorse. Pertanto la sua elezione a Presidente assicura agli 8000 sindaci la migliore guida possibile, quella cioè di un «Matematico Applicato» di prestigio internazionale, a far vivere nella realtà questa tappa obbligata del cammino verso l’Europa.

L’aiuto decisivo è quello della nomina a vice presidente di Stefano Lo Russo perché consente di acquisire anche l’esperienza della nuova generazione di Amministratori locali del Nord, nati al Sud alla quale la Puglia ha dato un significativo contributo. Infatti al primo Sindaco di Torino di origini bitontine (S. Lo Russo) si aggiunge quella di Gabriella Nardelli, nata a Giovinazzo, assessora al bilancio del Comune di Torino e di Cristina Tajani, nata a Terlizzi, già assessora al Comune di Milano con le giunte Pisapia e Sala ora senatrice.

Questa generazione ha saputo integrare il rispetto della normativa con la considerazione degli effetti economici dell’attività di amministratore essendo stati obbligati a comporre a d unita la discontinuità tra la sensibilità legata al territorio meridionale di origine e la diversa domanda di servizi pubblici locali proveniente dal territorio settentrionale. Di qui l’effetto di consapevolezza che porterà a conoscenza degli amministratori quanto sia agevole conciliare il profilo giuridico con quello economico della gestione comunale .

Come fare? La mancanza di risorse del bilancio dello Stato e di quello della Ue viene rimediata da Mario Draghi, ricorrendo allo spazio aggiuntivo del Debito Comune, basato su di un finanziamento congiunto a livello europeo sul modello di quello del Pnrr. Il costo del finanziamento non graverà sul bilancio dello Stato perché sarà particolarmente contenuto rispetto a quello che l’Italia avrebbe ottenuto da sola. Se si aggiunge la possibilità di un rinvio di tre anni per la restituzione, il maggior aumento di produttività, derivante dalla sostituzione della spesa storica, genererà, nel giro dei tre anni disponibili, i flussi di cassa aggiuntivi necessari per recuperare il  contenuto costo del debito con l’Ue. In conclusione la rivoluzione gentile, realizzata nell’Anci ha portato alla designazione di una nuova dirigenza nazionale che, attuando l’evoluzione normativa necessaria per usufruire del Debito Comune di Draghi, realizzerà, senza oneri per lo Stato, la riforma abilitante che assicurerà al sistema delle autonomie locali il livello di competitività richiesto dalla Ue.

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