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Vola l’export made in Italy, ma ora le aziende pugliesi puntino i mercati emergenti

 
Francesco Divella

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Francesco Divella

Vola l’export made in Italy, ma ora le aziende pugliesi puntino i mercati emergenti

Una grande occasione può arrivare dalla Fiera «China International Import Expo» di Shanghai

Domenica 11 Giugno 2023, 13:17

Nel 2022 l’export del made in Italy di qualità, di quei prodotti «belli e ben fatti» che tutto il mondo ci invidia, è cresciuto più che in Francia e Germania e può crescere ancora di altri 96 miliardi, se saprà sfruttare le potenzialità dei mercati lontani.

Questa è la bella notizia che ci giunge dal Rapporto 2023 «Esportare la Dolce Vita» del Centro Studi di Confindustria, uno studio che analizza il potenziale del  «bello e ben fatto»  italiano sui mercati mondiali. Giunto  alla sua XII edizione e realizzato con il sostegno di UniCredit e in collaborazione con SACE, il Rapporto, presentato nei giorni scorsi, ci fa però riflettere su un limite che riguarda tutte le Pmi italiane, ma in particolar modo quelle pugliesi e meridionali.

Mi riferisco al fatto che una parte del futuro potenziale di crescita individuato dal Rapporto riguarda mercati ancora poco battuti dalle PMI. Sui 122 miliardi di esportazioni italiane nel mondo, infatti, 100 miliardi sono stati generati tutti da vendite nei Paesi avanzati, in particolare Francia, Germania e USA, solo circa 19 miliardi riguarda beni esportati verso i Paesi emergenti, che sono però i mercati che, per dinamismo demografico ed economico, offrono maggiori margini di crescita. Il peso dei mercati occidentali è preponderante anche per l’export delle PMI pugliesi. Il rapporto 2022 sull’economia regionale della Puglia presentato lo scorso novembre dalla Banca d’Italia ci dice infatti che la metà delle esportazioni pugliesi si è concentrato nel 2022 ancora una volta nei Paesi UE.

Nessuno dei Paesi emergenti compare fra i mercati privilegiati di gran parte delle imprese pugliesi, con l’eccezione delle aziende più strutturate. A dividerci da quei mercati ci sono ancora troppe barriere linguistiche, culturali, normative, che spaventano le nostre PMI. A causa di queste difficoltà negli ultimi anni numerose piccole imprese hanno persino rinunciato ad esportare: dal 2017 al 2020 la Puglia ha perso il 12,9% delle sue piccole aziende esportatrici e l’Italia il 12,5%.

Cosa possiamo fare, allora, per superare questa difficoltà? Io credo si debba agire innanzitutto a livello istituzionale e su scala internazionale con forti azioni di comunicazione, unite ad azioni diplomatiche, per stipulare accordi bilaterali con i Paesi emergenti affinché vengano attenuate o eliminate le barriere non tariffarie che ostacolano l’ingresso dei nostri prodotti. Importanti sono anche le iniziative di promozione e comunicazione, e in questo ambito l’intervento pubblico non manca, anzi: la Regione Puglie ci offre spesso interessanti opportunità. Una fra tutte è quella della Fiera «China International Import Expo» (CIIE) di Shanghai, la prima fiera in Cina dedicata esclusivamente all’importazione di prodotti e servizi e aperta alla presenza di espositori stranieri, in programma al 5 al 10 novembre 2023. La Regione Puglia ci propone di partecipare a condizioni agevolate a questa grande esposizione internazionale, che, per altro, quest’anno ci consente di esporre anche i classici prodotti del made in Italy, come abbigliamento, abiti da sposa, calzature, oggettistica.

Ma quante aziende sono pronte a partecipare? Io mi auguro che rispondano davvero in molte a questa chiamata della Regione Puglia, perché i prodotti di alta qualità da presentare non ci mancano. Quello che ci frena è spesso la scarsa conoscenza delle peculiarità del mercato cinese, così vasto e con potenzialità enormi. Dobbiamo lavorare ancora molto per aumentare la propensione all’export e innalzare la cultura d’impresa all’interno delle nostre aziende, con maggiori sostegni per le PMI. Solo così sapremo cogliere appieno le straordinarie opportunità di mercato offerte ai nostri prodotti, ai quali è riconosciuta una qualità superiore e che sono ammirati e desiderati in tutto il mondo.

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