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Emma Marcegaglia leader Confindustria

 
Emma Marcegaglia leader Confindustria

Mercoledì 21 Maggio 2008, 18:27

25 Ottobre 2024, 18:33

ROMA - L'assemblea privata di Confindustria ha eletto Emma Marcegaglia presidente. È la prima donna al vertice dell'associazione degli industriali e il ventottesimo presidente nella storia di Viale dell'Astronomia.

CHI È
Nata a Mantova nel 1965, sposata e mamma di una figlia, è entrata a far parte dei Giovani di Confindustria nel 1986, a soli 21 anni, diventandone il presidente a 31, nel 1996, e raggiungendo oggi, a 43, con rigore e decisione, la guida anche dei "senior". Il suo è stato sempre un primato, non solo per la giovane età, ma anche perché già tra i giovani imprenditori fu lei la prima presidente donna. Oggi tocca dunque di nuovo a lei essere la prima numero uno donna di Viale dell'Astronomia, la risposta italiana a Laurence Parisot, numero uno del Medef francese.
Laureata alla Bocconi, con un master in Business Administration alla New York University, Emma inizia a lavorare immediatamente nell'azienda di famiglia, la Marcegaglia spa, leader nella produzione dell'acciaio. La prima vera esperienza sul campo risale al 1990 quando il padre Steno le affida il compito di occuparsi della Albarella, centro turistico ed immobiliare sull'isola del Delta del Po acquistato dal gruppo ma in pessime condizioni economiche. Un sfida vinta riportando i conti della società in attivo e rilanciando l'azienda.
Nell'azienda di famiglia, Emma ricopre, insieme al fratello Antonio, il ruolo di amministratore delegato. L'azienda, fondata nel 1959 dal padre come laboratorio artigianale di 120 metri quadrati per la produzione di guide per tapparelle, è oggi il decimo gruppo industriale italiano, con un fatturato di 4 miliardi di euro e 6.500 dipendenti in 50 insediamenti produttivi in Italia e all'estero attivi nel settore metallurgico.
Ma nel suo curriculum, Marcegaglia annovera anche la presidenza dei Giovani industriali europei e la vicepresidenza di Confindustria per l'Europa del primo biennio della presidenza di Antonio D'Amato.
Fino ad oggi, più battagliera che mai, ha affiancato Montezemolo come vicepresidente degli imprenditori con delega sull'Energia e l'Ambiente ma il suo impegno non è solo sul piano industriale.
Marcegaglia è infatti anche presidente della Fondazione Aretè Onlus per il sostegno all'attività Vita-Salute San Raffaele e si è contraddistinta nella battaglia a favore delle cellule staminali, schierata in prima linea anche per la diffusione della donazione del cordone ombelicale.

LA QUESTIONE SICUREZZA
C'è la sicurezza sul lavoro tra i primi punti in agenda di Emma Marcegaglia che oggi si insedia alla presidenza di Confindustria.
«Sapete quello che è successo ieri e oggi per me è un giorno molto difficile - ha esordito la presidente designata nel suo discorso di insediamento davanti all'assemblea privata, proprio all'indomani dell'incidente mortale avvenuto avvenuto alla Marcegaglia di Casalmaggiore (Cremona) -. Per questo insisto che è importante, fondamentale fare informazione e soprattutto formazione», ha aggiunto la Marcegaglia ribadendo il suo dissenso sul provvedimento varato dal governo Prodi: «Non è inasprendo le pene che si fa più formazione», ha concluso.
L'assemblea privata di Confindustria ha osservato un minuto di silenzio per l'operaio morto ieri in uno stabilimento del gruppo Marcegaglia.
La platea degli industriali si è alzata in piedi tributando poi un lungo applauso. A proporre il minuto di raccoglimento è stato Mario Mazzoleni, ex presidente di Confindustria Lombardia.

LA REAZIONE ALLA DETASSAZIONE DEGLI STRAORDINARI
Il provvedimento sulla detassazione degli straordinari «è, dobbiamo dirlo con forza, positivo». Lo ha sottolineato, a quanto si apprende, il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia nel corso dell'Assemblea privata degli industriali che l'ha nominata al vertice dell'Associazione.
«È un primo segnale forte sulla strada dell'aumento di produttività e salari. È un risultato - ha puntualizzato Marcegaglia - di cui essere fieri».

IL MERIDIONE
«Anche se i tassi di sviluppo e occupazione sono più bassi della media Ue, il Mezzogiorno è un grande giacimento per la crescita del Paese» ha sottolineato il neo presidente di Confindustria.
«Adesso arrivano cento miliardi dai fondi strutturali Ue - ha aggiunto Marcegaglia - sono gli ultimi che l'Italia riceverà. Lavoreremo in modo attento per evitare che si disperdano o che cadano in mano della criminalità organizzata». In questo senso - secondo il nuovo presidente - è meglio identificare subito «pochi obiettivi chiari» su cui investire.

QUESTO IL NUOVO "GOVERNO" DI CONFINDUSTRIA
Undici vicepresidenti, tre responsabili di comitati tecnici e tre deleghe ad hoc. È una squadra ricca e composita quella delineata da Emma Marcegaglia per il vertice di Confindustria. La prima presidente donna di Viale dell'Astronomia sarà affiancata da altre tre donne: Cristiana Coppola, vicepresidente per il Mezzogiorno, Federica Guidi, neoeletta presidente dei Giovani e quindi di diritto vicepresidente, e Diana Bracco per la quale la Marcegaglia ha studiato un ruolo specifico, quello di responsabile di ricerca e innovazione e di rappresentante di Confindustria per l'Expo 2015.
Molte le new entry nel team: Antonio Costato, vicepresidente per l'energia e il mercato; Cesare Trevisani, vicepresidente per le infrastrutture, la logistica e la mobilità; Paolo Zegna, vicepresidente per l'internazionalizzazione; Aldo Bonomi, per le politiche territoriali e i distretti industriali. Quattro le riconferme: prima di tutte quella di Alberto Bombassei, cui sono state confermate le relazioni industriali, affari sociali e previdenza; poi di Edoardo Garrone, nominato vicepresidente per l'organizzazione e il marketing associativo; di Gian Felice Rocca, indicato come vicepresidente per l'education; e di Andrea Moltrasio, a cui va la vicepresidenza per l'Europa.
Una delega ad hoc è stata anche attribuita a Gabriele Galateri, responsabile di comunicazioni e sviluppo banda larga. Salomone Gattegno sarà presidente del comitato tecnico per la sicurezza, tema delicato cui la Marcegaglia vuole dedicare un impegno e un'attenzione particolare. Responsabile del comitato per la presenza delle imprese multinazionali è stato invece nominato Angelos Papadimitriou, e Luca Garavoglia è stato indicato presidente del comitato tecnico per le riforme fiscali. Al numero uno dell'Eni, Paolo Scaroni, la Marcegaglia ha affidato la delega per le dinamiche dei nuovi scenari mondiali, mentre quella per il coordinamento della rappresentanza confederale al Cnel è stata data ad Ettore Artioli.
Aldo Fumagalli, nominato oggi presidente della Commisione Ambiente, coadiuverà la stessa Marcegaglia nella delega all'Ambiente, di cui il nuovo presidente ha mantenuto l'interim.
Vicepresidente di diritto è infine anche Giuseppe Morandini, presidente della piccola industria.

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