Martedì 23 Settembre 2025 | 22:27

Da Laterza a Parigi per amor di Puglia, la scommessa della libreria «Tour de Babel»

 
Giuse Alemanno

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Giuse Alemanno

Da Laterza a Parigi per amor di Puglia, la scommessa della libreria «Tour de Babel»

Sara e Morena Tamborrino, insieme con Angelo Romano, hanno reso un infopoint la libreria a due passi dalla Senna

Domenica 18 Agosto 2024, 11:32

Se a Parigi, finite le Olimpiadi, fosse rimasta una medaglia d’oro, bisognerebbe consegnarla a una squadra davvero speciale. È composta da tre ragazzi di Laterza che hanno rilevato una libreria storica a due passi dalla Senna: la ‘Librairie Italienne Tour de Babel’, da quaranta anni punto di riferimento sia per tutta la comunità italiana a Parigi, sia per i francesi sensibili alla cultura italiana. Le sorelle Sara e Morena Tamborrino, insieme a Angelo Romano, hanno deciso che sino a tutto settembre, la libreria ‘Tour de Babel’ diventerà un infopoint dedicato alla Puglia, una vetrina internazionale per promuovere e valorizzare il territorio pugliese nei suoi aspetti enogastronomici, artistici e culturali; per diffondere a livello internazionale l’immenso patrimonio culturale e naturalistico della nostra Regione.

Si susseguiranno, quindi, mostre, degustazioni, presentazioni di libri di autori pugliesi, performance musicali e tutto ciò che di bello la Puglia può e sa offrire sul piano culturale. Se la nostra Regione è diventata una delle più attrattive mete turistiche del mondo, si deve anche a iniziative come questa, coadiuvata dall’esperienza preziosa di Explovery – Terra delle Gravine, fresca vincitrice del bando regionale ‘Apulia, Land of Challenge’, teso a promuovere e valorizzare il territorio pugliese, con particolare attenzione nei confronti dei parchi regionali, tra cui – ovviamente – il Parco Terra delle Gravine. Ciò che avete letto è, in estrema sintesi, il racconto di una buona pratica. Una, sì. Mentre di cattivi esempi ne potrei elencare mille, immancabilmente ripetuti ogni maledetta estate. Il denaro pubblico drenato dalle numerosissime manifestazioni inutili e grossolane raggiunge cifre significative per ogni amministrazione comunale. Gli anelati ‘patrocini onerosi’ concessi a pioggia (per la verità a temporale, a nubifragio …) da giunte paraponze e sindaci cipicipicì, sono la riserva di caccia di improbabili organizzatori che dietro a sagre, tradizioni e temutissimi ‘sapori di una volta’, rimpinguano casse esauste. Tale andazzo consolidato ne impedisce un altro: realizzabile ma, ad oggi, visionario.

Immaginate, per un attimo, se si concentrassero tutti i soldi pubblici buttati nell’estate 2024 in festival improbabili, feste villane e manifestazioni senza senso, in una azione di promozione di Taranto e provincia sulle piazze di – che ne so? - Mosca, Bruxelles, Londra e Los Angeles. Ritenete che il nostro territorio si avvantaggerebbe di più promuovendo il MarTa sulla Piazza Rossa, le Mura Messapiche sulla Grand Place, la Valle d’Itria sulla Trafalgar Square e le marine joniche sulla California Plaza, o elargendo contributi pubblici a favore della centomillesima sagra della salsiccia? Non è difficile la risposta, vero? Però si insiste con la sagra della salsiccia. Ecco perché bisognerebbe consegnare una medaglia d’oro ai ragazzi di Laterza. Perché hanno trasformato una visione in realtà. Perché hanno dimostrato che ‘si può fare’; e che una utopia è tale solo per chi è ancorato per interesse al passato.

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