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Giovani artisti italiani in mostra a Manila: c’è il pugliese Simone Rutigliano

 
Luisa Ruggio

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Luisa Ruggio

Giovani artisti italiani in mostra a Manila: c’è il pugliese Simone Rutigliano

Il pittore salentino espone due opere nella capitale delle Filippine. La collettiva riunisce 31 promesse legate all’Accademia di Venezia

Martedì 28 Gennaio 2025, 10:31

Lequile è un piccolo paesino nei pressi di Lecce, noto perlopiù per l’incredibile chiostro e la preziosa biblioteca - scrigno di oltre 2000 volumi tra cinquecentine, seicentine e settecentine - dello storico Convento dei Francescani, altrimenti rarefatta nelle mappe Google. Eppure è proprio in questa piccola realtà salentina che è cresciuto un talento pittorico oggi in ascesa nel panorama artistico internazionale. Ha appena 22 anni Simone Rutigliano, che a Lequile ci vive e lavora dando man forte alla sua ricerca stilistica con uno slancio che non è passato inosservato. In questi giorni, infatti, rappresenta la Puglia eccellente, grazie al suo talento pittorico, in mostra negli ambiti spazi di Altro Mondo nella collettiva New Art Frontiers 2025 a Manila. Per un giovane pittore partito dal Salento, si tratta di un traguardo che mescola le carte in una partita personale e al contempo plurale, poiché di talenti come quello espresso da Rutigliano è in cerca il mondo dell’arte per non estinguere il patto di fiducia e necessario slancio verso le nuove correnti pittoriche e le firme che possono generare inedite scuole di pensiero. Il debutto in scala internazionale, introduce il talento salentino di Simone Rutigliano – che attualmente frequenta il terzo anno dell’Accademia di Belle Arti di Venezia - nel vivaio delle nuove proposte patrocinate dall’Ambasciata Italiana.

La collettiva, che riunisce 31 promettenti artisti legati all’Accademia di Belle Arti di Venezia e al prestigioso Atelier F di Carlo Di Raco, rappresenta una straordinaria opportunità per promuovere le opere dei giovani artisti italiana nel vivace mercato del Sud-Est asiatico. Insieme a Rutigliano, espongono firme di altri fuoriclasse come Thomas Braida, Chiara Calore, Eric Pasino, Francesco Casati, Pierluigi, Scandiuzzi, Paolo Pretolani. Sono due le opere firmate da Rutigliano e ospitate a Manila, un traguardo che fa seguito alla sua sua mostra personale, «Jabal», nel 2024, presso la A+B Gallery di Brescia, e altre partecipazioni a collettive di rilievo – «Mood» alla Plain Gallery di Milano e la quinta edizione di Artefici del nostro tempo a Forte Marghera, Mestre – mentre, nel 2023, è stato selezionato per il Combat Prize al Museo Civico Giovanni Fattori di Livorno, Hôtel-Dieu presso la A plus A Gallery e Extra Ordinario IV al Padiglione Antares di VEGA a Venezia. L’esposizione New Art Frontiers, organizzata dal collezionista Roberto Rumi in collaborazione con il gallerista filippino Remigio David (sua la galleria Altro Mondo che ospita - tra le altre - le due opere firmate da Rutigliano), mira a costruire un ponte culturale tra l’Italia e il Sud-Est asiatico. Per i giovani talenti italiani, questa collettiva è una risorsa fondamentale per emergere in un contesto che penalizza l’arte contemporanea italiana, i nuovi artisti faticano ancora a emergere a livello globale. L’esposizione in Chino Roces Avenue, San Antonio Village, resterà aperta al pubblico fino al 22 febbraio.

L’operazione è strategica e punta alla resistenza di quelle voci artistiche che rischiano altrimenti di restare inascoltate, sommerse nel mare magnum di informazioni sempre più veloci e meno specifiche dettate da una disaffezione per le il futuro dell’arte e delle giovani promesse che oggi sono in grado di determinarne il vitalismo, ma che necessitano di investitori fiduciosi. Ed è precisamente questa la missione del collezionista Roberto Rumi che ha creato un ponte col Sud-Est Asiatico mentre a Dongo, sul lago di Como, ha trasformato parte dell’azienda agricola di famiglia in uno spazio espositivo diffuso dove ospita anche residenze d’arte per giovani italiani in cerca di un buen retiro e di sguardi incentivanti. A farne tesoro, vite in gioco come quella di Rutigliano.

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