Sabato 06 Settembre 2025 | 06:51

L'arte che si fa denuncia: le opere di Banksy al museo civico di Vieste

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

L'arte che si fa denuncia: le opere di Banksy al museo civico di Vieste

Dal 13 maggio al 17 settembre in mostra alcune immagini simbolo della sua produzione, tra cui una particolarissima versione di Love is in the Air

Venerdì 05 Maggio 2023, 16:05

06 Maggio 2023, 19:46

VIESTE (Foggia) - Sarà il museo civico archeologico di Vieste ad ospitare dal 13 maggio al 17 settembre una mostra dell’artista inglese Banksy. Tra le opere «alcune vere e proprie immagini simbolo della sua produzione, tra cui una particolarissima versione di Love is in the Air (Flower Thrower), l’ormai famosissimo lanciatore di fiori che riproduce in un vero e proprio trittico di ispirazione classica un giovane che lancia un mazzo di fiori, simbolo di una rivoluzione antimilitarista che capovolge il senso comune della guerriglia urbana».

Il lanciatore di fiori, che appare per la prima volta nel 2003 come stencil non commissionato a Gerusalemme, sul muro costruito per separare israeliani e palestinesi nell’area della West Bank, è il protagonista dell’opera scelta come simbolo della mostra pugliese: una composizione di tre serigrafie realizzate da Banksy nel 2019, ognuna di loro esposta con la sua cornice originale. Un’opera "che raramente si incontra nelle mostre dedicate all’artista inglese e che 'MetaMorfosi Eventì porta per la prima volta in esposizione per il pubblico pugliese».

In mostra anche Girl with Balloon, la «bambina con il palloncino»; Bomb Hugger, più conosciuta come Bomb Love: su uno sfondo rosa pop, infatti, una bambina abbraccia una bomba come se stesse abbracciando un orsacchiotto.
In esposizione anche l’iconica serie composta da tre giganteschi topi: Love Rat, Get Out While You Can e Gangsta Rat, tutti del 2004.

Graziamaria Starace, assessore alla Cultura Città di Vieste, sottolinea che «l'arte di Banksy a Vieste rappresenterà il valore aggiunto dell’estate culturale del comune garganico. Un 'fantasmà, come qualcuno lo ha definito, capace di far parlare solo le opere e il suo attivismo creativo. Un’arte senza volto, che negli anni si è fatta denuncia, critica politica all’impero globale del consumismo, della discriminazione, dei conflitti, della precarietà, della fatica del vivere. Il Comune incoraggia e sostiene convintamente eventi come questo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)