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Bari, Alessandro Gassmann al Bif&st: «Il silenzio grande» è una carezza al pubblico

 
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Bari, Alessandro Gassmann al Bif&st: «Il silenzio grande» è una carezza al pubblico

foto pagina Facebook ufficiale Bif&st

Sabato 26 Marzo 2022, 15:28

«Questo film è una carezza al pubblico, perché sentivo questa esigenza in un momento così difficile come quello che da due anni stiamo vivendo e con una guerra vicina, uno dei tanti conflitti che ci sono ma che ci fa più paura perché è così vicino». Alessandro Gassmann, ospite al Bif&st, ha raccontato in un incontro con il pubblico la regia del film «Il silenzio grande», proiettato nel teatro Piccinni, per il quale con Maurizio De Giovanni e Andrea Ozza riceverà la sera del 26 marzo, nella cerimonia inaugurale del festival nel teatro Petruzzelli, il Premio Furio Scarpelli per la migliore sceneggiatura.
Oltre ai personaggi «così empatici e pieni di difetti, come siamo noi» ha detto Gassmann, anche i libri hanno nel film un ruolo rilevante, perché rappresentano il mondo in cui si rifugia il protagonista scrittore. Ai tre ospiti il pubblico ha chiesto i titoli dei loro libri preferiti. «Per ricordare, proprio in questo momento, che fortunatamente la Russia non è Putin - ha detto Gassmann -, mi viene in mente 'Le notti bianche'» di Dostoevskij.
Il film è ambientato a Napoli e De Giovanni ha raccontato un aneddoto che lega Vittorio e Alessandro Gassmann alla città. Nel 1967 Vittorio Gassman girò «Questi fantasmi» sulla scalinata ad arco di palazzo San Felice, nel quartiere Sanità, nel ruolo di Pasquale Lojacono. Sul set c'era il figlio di 2 anni, Alessandro, il quale, 50 anni dopo, nel 2017, sulla stessa scalinata girava una scena nei panni di un ispettore della serie "I bastardi di Pizzofalcone», dal nome Lojacono. «E' la magia di quel luogo, dell’arte e di questa famiglia» ha detto lo scrittore.

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