BARI - «Sapevamo che l’indice di contagiosità per fortuna è ancora sotto il valore di 1 e quindi restiamo gialli, ma è molto probabile che, dalle verifiche che stanno facendo in queste ore, quell’elemento nuovo introdotto dal Dpcm dei 250 contagi in più settimanali su 100 mila abitanti per le province di Bari e Taranto potrebbe portare a restrizioni sulle scuole». Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, conferma l’orientamento già manifestato dalla Regione nel proseguire con la Dad anche dopo il 14 marzo, quando scadrà l’utilima ordinanza emessa dal governatore che ha previsto la presenza in aula solo per «bigogni educativi speciali» e disabili. «Le decisioni - ha aggiunto - le può prendere soltanto la Regione su limitati territori sulla base del tracciamento, quindi solo le Regioni - spiega Decaro - conoscono le modalità con le quali si diffonde il contagio e lo sanno attraverso i Dipartimenti di prevenzione. Quello che posso dire è che è molto probabile che ci saranno restrizioni sulle scuole».
La Puglia, dunque, potrebbe rimanere «gialla» e non passare all’arancione se l’indice Rt resta sotto il valore 1, ma sulla scuola (superato il criterio contagi/popolazione) potrebbe confermare la strada intrapresa.
«Onde evitare che i genitori e gli studenti pugliesi sappiano solo sabato prossimo cosa succederà al sistema scuola in Puglia, chiediamo chiarezza e poniamo subito delle domande» esclama Ignazio Zullo, capogruppo FdI. I ministri hanno spiegato gli effetti del primo DPCM dell’era Draghi e per quanto riguarda la scuola, ricorda Zullo, da lunedì 8 marzo avranno l’obbligo della Dad solo gli studenti che si ritrovano in zone rosse e in quelle dove l’incidenza Covid registra 250 positivi ogni 100mila abitanti. «La Puglia è in zona gialla e stando ai dati attuali abbiamo un’incidenza pari a 128,88/100.000. Quindi anche per le scuole superiori dovrebbe essere consentita la presenza del 50%.Cosa intende fare il presidente Emiliano? Revoca l'ordinanza in vigore in osservanza del Dpcm - chiede - per permettere agli studenti pugliesi stesse opportunità di godimento del diritto allo studio alla pari di quanto previsto sul piano nazionale?». Non solo, aggiunge Zullo, «a poco più di tre mesi dalla fine dell’anno scolastico, il presidente Emiliano quando pensa di elaborare e presentare un Piano di sicurezza per le Scuole coordinato tra assessorati ai Trasporti, all’Istruzione e alla Sanità e condiviso con il mondo della scuola?».