Sabato 08 Novembre 2025 | 15:34

Mister Caserta non ci sta: «Troppi rischi e cambi deludenti»

Mister Caserta non ci sta: «Troppi rischi e cambi deludenti»

 
Davide Lattanzi

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Davide Lattanzi

Mister Caserta non ci sta: «Troppi rischi e cambi deludenti»

Il tecnico continua a essere un enigma in un Bari che proprio non va. Tecnico e squadra proprio non sembrano sintonizzati. I 13 punti sono l’unica nota lieta di un avvio di stagione all’insegna della perenne sofferenza

Sabato 08 Novembre 2025, 14:08

Chissà se la sua posizione tornerà in discussione. E, in realtà, ce ne sarebbero tutti i presupposti. Fabio Caserta continua a essere un enigma in un Bari che proprio non va. Tecnico e squadra proprio non sembrano sintonizzati. I 13 punti sembrano manna dal cielo, l’unica nota lieta di un avvio di stagione all’insegna della perenne sofferenza.

Il pareggio colto a La Spezia rappresenta una minima continuità di risultati (sette punti nelle ultime tre gare), ma anche la prosecuzione di prestazioni sconcertanti che non portano un pizzico di speranza, crescita o prospettiva. L’ultima sosta prima della pausa lunga di fine anno è alle porte: la società è chiamata ad urgentissime riflessioni. Sul tecnico, certamente. Ma anche sulla direzione sportiva che sembra proprio aver assemblato un complesso senza logica ed equilibri. Perché gennaio non è lontano e la sensazione è che il mercato non sarà semplicemente di riparazione: occorreranno innesti in grado di invertire la tendenza di una stagione talmente traballante da poter prendere da un momento all’altro un china pericolosissima. La sensazione è che il club penserà comunque al da farsi. Nonostante un trend sulla carta non da buttare nell’ultimo mese, non si potrà ignorare ancora una volta la verità che il campo continua puntualmente a raccontare. Caserta, insomma, potrebbe non essere saldissimo sulla sua panchina. Le prossime ore saranno determinanti: nuovi confronti si svolgeranno all’interno della società.

«Il secondo tempo è stato deludente», l’analisi del tecnico calabrese. «Non possiamo permetterci rischi del genere con un uomo in più: abbiamo corso pericoli inimmaginabili e costruito senza lucidità. Eppure il primo tempo era stato di livello: eravamo passati in vantaggio e subito il pari nell’unica chance concessa allo Spezia. Sono partito con un trequartista e due attaccanti e poi ho forzato i cambi per far capire alla squadra che dobbiamo cercare la vittoria e giocare di più. Ma non ho avuto quanto mi aspettavo. Mi tengo stretto il punto su un campo difficile. Ma ribadisco: l’atteggiamento della ripresa non mi va giù. L’inferiorità numerica e il sistema di gioco sono relativi. La verità è che inspiegabilmente ci sono saltati gli equilibri, non siamo stati fluidi, non abbiamo mai provato a giocare con facilità, complicandoci la vita. Abbiamo sbagliato scelte, letture. Evidentemente non siamo ancora una squadra matura nel comprendere i momenti delle partite e nel sopperire alle lacune che si possono incontrare. Dobbiamo lavorare molto. Siamo involuti? All’inizio c’è entusiasmo e una mentalità più leggera. Abbiamo perso due partite e preso tanti gol. Abbiamo provato a correggere qualcosa per trovare maggiore solidità, ma non tutto ha funzionato. Vorrei vedere una squadra più creativa e sbarazzina, ma ancora non ci siamo». 

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