Il pericolo scampato non rasserena lo sguardo di Fabio Caserta, in difficoltà nell’analizzare una prestazione di una mediocrità assoluta. «Siamo andati in vantaggio meritatamente (bah..., ndr) ma poi siamo stati poco squadra - le parole dell’allenatore biancorosso a fine partita - ci può stare subire il gol del pareggio, anche se nato da un errore abbastanza vistoso in fase di disimpegno. Ma poi non esiste che si esca dalla partita. Per una quindicina di minuti siamo scomparsi dal campo e questo non può accadere. È un problema che avevo già segnalato nelle precedenti partite. Ma evidentemente ancora non ci siamo. E mi arrabbio perché abbiamo le qualità per offrire rendimento diverso».
«Non credo che ci sia un problema atletico - continua Caserta, che da oggi preparerà la sfida di sabato al “San Nicola” contro il Padova - se una squadra non corre lo vedi dopo settanta minuti e noi abbiamo subito i gol al 50’. Non eravamo entrati male dopo l’intervallo ma poi quegli errori e la bravura dell’avversario hanno cambiato l’inerzia della gara. Poi ci sono le caratteristiche dei calciatori. Le nostre e quelle degli avversari. L’Entella è un avversario molto fisico e in vantaggio ha tutto per farti male. Poi è ovvio che nelle partite di calcio non ci siano solo questioni tecniche, tattiche e atletiche. Conta molto anche la personalità. E noi abbiamo calciatori in grado di assumersi le proprie responsabilità. Dobbiamo provare a giocare senza paura. Imponendo il nostro modo di fare calcio».
Raffaele Pucino titolare per la seconda volta di fila dopo l’esordio contro la Sampdoria. Sul centro-destra del pacchetto difensivo e con la fascia di capitano al braccio. «Non possiamo essere soddisfatti dopo una partita del genere - spiega l’esperto difensore campano - e nemmeno ripensando all’avvio di campionato nel suo complesso. Prendiamo questa gara, all’intervallo ci siamo detti che sarebbe servita attenzione nei primi minuti del secondo tempo. E invece è andata diversamente. Vero, loro hanno segnato due eurogol ma noi abbiamo consegnato la partita all’Entella. Ripeto, non possiamo essere soddisfatti perché noi siamo il Bari».
«Questa squadra ha le qualità per crescere - continua Pucino in una disamina come sempre senza peli sulla lingua - possiamo fare meglio in fase di non possesso perché concediamo troppo e si può alzare il livello di pericolosità offensivo. Ne parleremo nello spogliatoio con l’allenatore. La media di due gol al passivo? Non esiste. Ma è un discorso di squadra. Si difende con il collettivo così come si attacca coralmente».