LECCE - «Il Lecce non è solo una squadra di calcio, è un credo per tutti i suoi tifosi». Wladimiro Falcone sta vivendo un periodo d’oro con la maglia giallorossa. Dopo l’exploit della scorsa stagione, anche nel campionato in corso sta riuscendo a imporsi come uno dei migliori estremi difensori della serie A per rendimento complessivo. A Lecce ha trovato l’ambiente ideale per imporsi: una piazza che lo ha coccolato sin dal primo istante e che lo ha reso un vero e proprio idolo. «Con me i tifosi sono fantastici, sento l’amore di una terra e di un popolo intero nei miei confronti e questo è quanto di più bello possa esserci - ha detto il portiere -. Resto sempre colpito quando la gente mi ferma per strada e mi ringrazia per tutto quello che faccio per questa maglia, è qualcosa che mi resterà dentro per sempre. Per me è un onore difendere la porta di questa squadra».
E proprio in vista dello scontro diretto di domani contro il Cagliari, in programma alle 18, Falcone chiama a raccolta il tifo del «Via del Mare», lo stadio in cui il Lecce ha già ottenuto quattro successi in questo campionato: «Sarà uno scontro diretto difficile, abbiamo 20 punti in classifica e vogliamo chiudere il girone d’andata a 23, sarebbe un ruolino di marcia da record. Cercheremo di farlo in tutti i modi, assieme ai nostri tifosi. Il loro supporto conta tantissimo e non sono frasi di circostanza. Quando sei in campo e magari sei sotto di un gol senti il calore del pubblico che ti spinge a dare quel qualcosa in più. È difficile da spiegare a parole, certe emozioni vanno vissute. A Lecce i tifosi sono il dodicesimo uomo in campo, grazie a loro riusciamo ad andare anche oltre i nostri limiti».
È ormai in archivio il 2023, un anno d’oro per Falcone, che ha centrato l’obiettivo della permanenza in serie A con la squadra giallorossa e che è arrivato anche alla convocazione con la nazionale italiana. «Il bilancio del 2023 è certamente molto positivo - ha detto il portiere - abbiamo iniziato bene l’anno, siamo riusciti a centrare la salvezza che a inizio campionato sembrava quasi insperata. Poi in estate sono tornato qui, abbiamo iniziato molto bene la nuova stagione e speriamo di concluderla al meglio, conquistando la salvezza il più presto possibile. Sin da subito in estate mi sono reso conto di quanto la squadra fosse forte, sapevo che saremmo riusciti a partire bene. La classifica adesso è buona ma non dobbiamo rilassarci, quest’anno la lotta per non retrocedere è molto più agguerrita rispetto allo scorso campionato».
La prima partita del 2024 servirà anche per provare a cancellare l’amaro in bocca per le due sconfitte consecutive incassate in campionato, prima contro l’Inter e poi contro l’Atalanta. Proprio contro la squadra bergamasca i giallorossi sono riusciti a sfoggiare un’eccellente prestazione, ma non sono stati capaci di portare a casa quelli che sarebbero stati punti preziosi in chiave salvezza. Falcone ha parlato dell’ultimo turno del campionato, sottolineando gli spunti positivi della partita di Bergamo: «Il rammarico è stato tanto, l’Atalanta era un’avversaria forte, una di quelle squadre contro le quali puoi rischiare di subire anche tre o quattro gol, ma non è stato così. Spesso siamo inferiori agli avversari sulla carta, ma poi in campo ribaltiamo i pronostici. Ci è mancato il gol ma la prestazione deve darci consapevolezza della nostra forza, è da qui che dobbiamo ripartire. È importante centrare la prestazione, di conseguenza arriveranno anche i gol e le vittorie». Quanto al futuro, Falcone si è detto concentrato unicamente sul Lecce, benché le sue prestazioni in crescita costante non siano passate inosservate agli occhi degli addetti ai lavori.
«Sono contento della mia crescita - ha spiegato - cerco di aiutare la squadra e mi onora avere la fiducia dei miei compagni. Il mio obiettivo è cercare sempre di migliorare. Non mi va di parlare di mercato perché ho cinque anni di contratto con il Lecce e qui sto molto bene. A giugno si vedrà ma di sicuro ora non mi muovo da qui. Per puntare a diventare un top so che devo migliorare ancora nella gestione del pallone con i piedi, mi sto allenando tanto con i preparatori e con il mister che vuole sempre che io faccia partire l’azione dal basso. Credo di essere migliorato tanto ma ho ancora della strada da fare».
Come lo scorso anno, anche nel corso di questa stagione il Lecce sta riuscendo a mantenere ottimi numeri dal punto di vista difensivo. Per Falcone non è un caso: «Lo scorso anno difensivamente eravamo una delle squadre migliori del campionato nonostante lottassimo per la salvezza. Abbiamo mantenuto la stessa impostazione anche quest’anno perché i difensori che sono rimasti sono praticamente gli stessi e fra di noi c’è molta intesa. Magari lo scorso anno peccavamo un po’ in avanti, nonostante sia Ceesay che Colombo fossero due attaccanti fortissimi. Quest’anno però, forse, Krstovic e Piccoli ci stanno dando una spinta in più, speriamo che possano fare tanti altri gol».