Sabato 06 Settembre 2025 | 18:01

Calcio, il Lecce in mani sicure: Falcone saracinesca e uomo dei record

 
Pierpaolo Verri

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Pierpaolo Verri

Calcio, il Lecce in mani sicure: Falcone saracinesca e uomo dei record

Il primato del portiere giallorosso: prima di lui nessun numero 1 era riuscito a procurarsi un rigore nella massima serie

Mercoledì 06 Dicembre 2023, 12:34

LECCE - Si può essere eroi anche solo per un giorno, cantava David Bowie. Wladimiro Falcone, invece, ci ha fatto ormai l’abitudine a vestire i panni dell’eroe per il suo Lecce. A partire dalla sfida della scorsa domenica contro il Bologna, l’estremo difensore giallorosso non sarà ricordato soltanto per i suoi prodigiosi interventi fra i pali, ma anche per il suo inedito fiuto da centravanti d’area di rigore. Contro i rossoblù, infatti, è stato lui a procurarsi il fallo che ha portato poi al tiro dal dischetto trasformato da Roberto Piccoli per l’1-1 finale. E chissà, molto probabilmente senza quel fallo avrebbe potuto anche concludere a rete e trovare la clamorosa marcatura personale. Sulla scia di quanto fatto da Ivan Provedel in Champions League contro l’Atletico Madrid nella sfida ai gironi dello scorso settembre. Per quanto riguarda la serie A, invece, l’ultimo portiere a segnare un gol è stato Alberto Brignoli, in Benevento-Milan del 3 dicembre 2017, ironia della sorte la stessa data, ma di sei anni prima, di Lecce-Bologna. Falcone però detiene un primato che difficilmente qualcuno riuscirà a strappargli via facilmente. L’ex portiere della Sampdoria, infatti, secondo le statistiche Opta, è il primo portiere a guardare un rigore per la propria squadra in serie A dal 2004/05, ovvero da quando il dato è disponibile. Chi era presente al Via del Mare difficilmente dimenticherà la scena di Falcone che, subito dopo aver visto l’assegnazione del calcio d’angolo, si rivolge prima verso la panchina e poi corre deciso verso l’area di rigore acclamato dal suo pubblico, che vedeva in lui probabilmente l’ultimo barlume di speranza per riequilibrare una partita che sembrava maledetta. E alla fine così è stato.

Il rigore conquistato è l’ennesimo episodio che va ad impreziosire una stagione finora superlativa per il portiere classe ‘95. Solo poche settimane fa, ad esempio, era riuscito a realizzare un altro primato, diventando, nella partita contro la Roma, il primo portiere a neutralizzare un rigore a Romelu Lukaku nella storia della Serie A. Un miracolo che gli valse anche i complimenti mai banali di José Mourinho al termine della partita. «Ogni volta che giochiamo contro mi pari sempre di tutto», gli disse lo Special One, al termine di una partita speciale per Falcone, romano e romanista da sempre, che contro la sua squadra del cuore riesce sempre a esaltarsi. E chissà che un domani non possa realizzare il suo sogno e diventare il guardiano dei pali della formazione capitolina, che al momento ha Rui Patricio nel ruolo di portiere titolare, ma il portoghese è in scadenza di contratto e nei prossimi mesi non mancheranno le valutazioni sul futuro.

Il presente però si chiama Lecce e Falcone ha intenzione di continuare a esaltarsi in maglia giallorossa. Lo scorso anno per lui è stato il primo vero anno da titolare in serie A e il rendimento non ha tradito le attese. Il coronamento di una stagione da sogno è stata il rigore parato a Monza nella partita che ha permesso al Lecce di conquistare la salvezza aritmetica. Le prodezze con i salentini gli hanno dato la possibilità anche di essere convocato con la nazionale italiana dall’allora commissario tecnico Roberto Mancini. Falcone, infatti, è andato in panchina nella sfida fra Italia e Inghilterra dello scorso marzo, impegno valevole per le qualificazioni agli Europei del 2024.

Se dovesse continuare così, il portierone giallorosso potrebbe giocarsi le sue chance di convocazione in azzurro anche nei prossimi impegni della nazionale, pur nella consapevolezza che in quel ruolo la concorrenza non manca. Oltre a Gianluigi Donnarumma, il c.t. Luciano Spalletti fra i pali può scegliere fra Guglielmo Vicario, Ivan Provedel, il giovane Marco Carnesecchi e Michele Di Gregorio.

Lo scorso anno per Falcone è stato quello dell’ascesa, il campionato in corso, invece, doveva essere quello della definitiva affermazione. Il guardiano dei pali della squadra allenata da Roberto D’Aversa sta riuscendo ad imporsi come portiere affidabile e leader in campo per quella che è la squadra più giovane della serie A per età media della rosa. Essendo uno dei reduci della salvezza della passata stagione, a lui spetta anche il ruolo di chioccia all’interno dello spogliatoio, nonché di leader carismatico. Non serviva, d’altronde, l’incursione nell’area di rigore avversaria della scorsa domenica per rappresentare come Falcone per il Lecce sia molto più di un semplice portiere. Quel che è certo è che l’estremo difensore ventottenne è uno dei pilastri su cui i giallorossi stanno provando a costruire la seconda salvezza consecutiva in serie A.

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