Sabato 06 Settembre 2025 | 16:40

Calcio, Lecce: «Senza presunzione contro la Fiorentina»

 
Fabio Casilli

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Fabio Casilli

Lecce e il nodo panchina: mister D’Aversa è quasi una certezza

Il tecnico D’Aversa presenta la sfida di campionato in programma nel pomeriggio

Domenica 27 Agosto 2023, 11:23

11:26

LECCE - «Affrontiamo una squadra forte. Noi ci arriviamo con grande entusiasmo e senza alcuna presunzione». Così ieri mattina mister Roberto D'Aversa ha presentato Fiorentina-Lecce, gara valida per la seconda giornata del campionato di Serie A, in programma alle 18:30 di oggi allo stadio «Artemio Franchi» di Firenze.

I viola sono reduci dalla sconfitta per 1-0, in Europa Conference League, in casa del Rapid Vienna, mentre nella prima di serie A la Fiorentina, in trasferta, ha surclassato per 4-1 il Genoa. Quanto ai giallorossi, la vittoria per 2-1 in rimonta sulla Lazio, domenica scorsa, al Via del Mare, ha portato grande entusiasmo in casa Lecce. «Arriviamo a questa partita dopo un risultato positivo che deve darci entusiasmo, ma non presunzione - ha avvertito D’Aversa - Affrontiamo una squadra forte, che in fase difensiva lavora uomo su uomo. Quando loro hanno il pallone, sono molto tecnici, giocano con meccanismi rodati da tempo. Affronteremo la Fiorentina vista a Genova e non quella, in settimana, in Europa».

Considerato il calciomercato estivo ancora aperto (si chiuderà il primo settembre), il Lecce, come altre squadre, mantiene le porte girevoli: ieri il gradito ritorno in giallorosso del centrocampista francese Remi Oudin (si è sottoposto alle visite mediche, ma non sarà della partita). Mentre altri a breve potrebbero fare le valigie: il 20enne attaccante svedese Joel Persson Voelkerling è stato autorizzato a raggiungere l'Olanda per sottoporsi alle visite mediche di rito per conto del Vitesse. Pare ci sia già l’accordo col Lecce per il suo trasferimento nella terra dei tulipani. Il tecnico giallorosso, però, non ammette distrazioni. «Siamo professionisti, conviviamo con questa situazione, che è uguale per tutti - ha chiarito D’Aversa - Finché il mercato è aperto nelle prime giornate di campionato, ci dobbiamo abituare, non dobbiamo farci influenzare da situazioni esterne. Con la Lazio non ho visto momenti di sbandamento, c'è stata solo la situazione del gol subito (da Immobile, nel primo tempo, ndr), ma la squadra è stata mentalmente concentrata per 95 minuti».

Poi una valutazione sugli avversari di giornata, guidati da Vincenzo Italiano. «La Fiorentina lavora insieme da diverso tempo, sicuramente sono più avanti rispetto a una situazione nella quale c'è un allenatore nuovo - ha ammesso D’Aversa - Io non ho ancora scelto gli undici iniziali. Nella rifinitura, sulle palle inattive alterno ancora le soluzioni sulla base dei dubbi che ho. Valuto fino all'ultimo chi scende in campo. La partita di domenica ha dimostrato che sono importanti quelli che giocano fin dall'inizio, ancor più importanti quelli che entrano e importantissimi anche quelli che non giocano e vogliono dimostrare magari all'allenatore di aver sbagliato le scelte».

La formazione in campo non dovrebbe però discostarsi molto da quella che ha affrontato la Lazio: Falcone in porta; Gendrey, Pongracic, Baschirotto e Gallo (o Dorgu) in difesa; Rafia, Ramadani e Gonzalez a centrocampo; Almqvist, Strefezza e Banda (o Di Francesco) in attacco.

«Oudin non fa parte dei convocati, ma è un giocatore che conoscete tutti meglio di me - ha detto D’Aversa - Si tratta di un giocatore tecnico che predilige giocare sulla trequarti di campo. Banda, invece, sarà della partita. Venuti fa parte dei convocati, ma ha avuto una problematica e bisogna capire quando buttarlo dentro. Krstovic fa parte dei convocati, oggi (ieri, ndr) si è allenato con la squadra, mentre in settimana l’ha fatto con un preparatore sulla base di un nostro programma, farà parte a tutti gli effetti della partita, poi valuteremo il minutaggio. Gli parlerò per fargli capire determinate situazioni e vedere quanto sarà a disposizione. In allenamento, comunque, si è presentato bene. Ramadani, quando è arrivato, sembrava stesse con noi da tanto tempo, anche perché conosceva la lingua. Kaba con la Lazio è subentrato benissimo e questa settimana si è allenato, adeguandosi alla nostra metodologia. A prescindere dalla lingua, tutti conoscono la cosa più importante: che è saper giocare a calcio».

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