CANOSA - Brutto episodio oggi pomeriggio a Foggia, nel campionato di calcio di Eccellenza. Un episodio che non riguarda lo sport e i principi che lo regolano.
Il Canosa Calcio ha comunicato che «alla fine della partita contro il Foggia Incedit (giocata e vinta in trasferta dai canosini 1-0), nello spazio riservato agli atleti, dove possono accedere solo i tesserati, un calciatore del Canosa è stato aggredito e percosso violentemente. Sono intervenuti sia i Carabinieri del Radiomobile della Compagnia di Foggia che tre pattuglie della Polizia. L’atleta è stato soccorso dal 118 ed è attualmente ricoverato al Pronto Soccorso del Policlinico Riuniti di Foggia».
IL POST
La versione del club foggiano, postata sul profilo Facebook. «Segnaliamo e raccontiamo quanto successo nel fine gara tra Foggia Incendit e Canosa Calcio. Al triplice fischio finale dell'arbitro, i calciatori del Canosa senza essere attaccati e ostacoli hanno festeggiato con i loro tifosi la vittoria. Nell'entrare negli spogliatoi i tesserati del Canosa che erano sugli spalti, hanno tentato di accedere nell'aria spogliatoi, al momento non accessibile in quanto non era ancora rientrata la terna arbitrale, aggredendo l'addetto alla sicurezza che presidiava il cancello. Tutto questo ha scaturito un parapiglia generale che ha coinvolto anche i tifosi del Canosa, che hanno provato a scavalcare il cancello. Noi come società siamo intervenuti nel cercare di bloccare questa inspiegabile e assurda invasione»
IL CALCIATORE
A raccontare quanto subito è lo stesso atleta: «Dopo lo schiaffo ho sentito una specie di ronzio e poi è stato come se qualcuno spegnesse la luce, per alcuni minuti il buio nella mia mente, mi sono ritrovato su un tavolino con tutti intorno e ricordavo poco. Non pensavo fosse questo il calcio, invece c'è qualcuno che lo macchia» dice Giovanni Bruno, il calciatore del Canosa che ieri sarebbe stato colpito con uno schiaffo violento da un dirigente della squadra di casa.
Bruno riferisce che mentre stava rientrando con la sua squadra negli spogliatoi a fine partita (fra l’altro da lui non giocata perché era in panchina), ci sono stati battibecchi con la dirigenza della squadra avversaria durante i quali ha ricevuto un violento schiaffo che lo ha fatto svenire. E’ stato poi portato in ospedale dove è stato sottoposto ad una tac e dimesso con l’applicazione di un collare ortopedico. Avrebbe anche riconosciuto l’aggressore riferendone poi il nome ai carabinieri. Oggi, annuncia, si recherà dai carabinieri ad Andria, la sua città, per formalizzare denuncia.
«Ho 21 anni - conclude Bruno - e gioco da quando ne avevo 7 mai avrei immaginato che potesse succedere una cosa simile, mi sarei aspettato almeno delle scuse o che qualcuno del Foggia si fosse preoccupato o scusato, sono ancora molto scosso».