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Francioso, la legge del gol: parla l'ex bomber giallorosso

Francioso, la legge del gol: parla l'ex bomber giallorosso

 
Fabio Casilli

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Fabio Casilli

Francioso, la legge del gol: parla l'ex bomber giallorosso

«Lecce, il campionato di Serie B si vince segnando molto. Come facevamo io e Palmieri»

Giovedì 10 Marzo 2022, 12:54

«Per poter vincere il campionato servono attaccanti forti. E il Lecce ha sicuramente il miglior attacco della serie B».

Parole di bomber autentico quelle di Mino Francioso, che in due stagioni in giallorosso (dal 1995 al 1997) ha messo a segno ben 36 reti. E il suo «gemello del gol» Francesco Palmieri, dal ‘95 al ‘98 nel Salento, ne ha buttate dentro altre 35. Le due stagioni insieme sono finite col doppio salto dalla C alla serie A, sotto la guida di Gian Piero Ventura in panchina.

«Certo ci siamo divertiti tantissimo a Lecce. E Checco mi ha suggerito di dire che eravamo fortissimi», ride di gusto Francioso.

Ora i due si sono ritrovati al Sassuolo, dove Palmieri è responsabile del settore giovanile e Francioso vice allenatore della Primavera. E guarda caso la prossima gara del campionato Primavera, lunedì 14 marzo, sarà Lecce-Sassuolo. «Sarà l’occasione per ritornare finalmente nel mio stadio, il Via del Mare, dove sicuramente ho ricordi bellissimi - rivela Francioso - Lì abbiamo conquistato due stupende vittorie di campionato. E così Checco ed io torneremo con la mente indietro a quel periodo, in cui giocavamo insieme. Eravamo diversi, ma si giocava l’uno per l’altro. Da lì abbiamo fatto un cammino bello e pieno di soddisfazioni».

Francioso, qual è il suo giudizio sul Lecce di quest’anno?

«A parte lo stop casalingo con il Cittadella stanno rispettando il programma iniziale della società. L’importante è stare davanti o comunque a pochi punti di distacco dalla zona promozione. Il Lecce ha tutte le carte in regola per tornare in serie A: ha una squadra molto forte e anche riserve pronte a dare il loro apporto».

Merito di Corvino?

«Ma Corvino è un genio del mercato, sicuramente conosce bene la categoria, anche se ha fatto pure tanta serie A. Ha allestito una squadra forte, inutile nasconderlo, per vincere il campionato».

Da ex attaccante, come vede l’attacco che è il migliore della serie B?

«Ecco, per poter vincere il campionato servono attaccanti forti. Puoi anche avere una buona difesa e un buon centrocampo, ma se non vinci le partite a suon di gol non vai lontano. E questo vale a maggior ragione con i tre punti a vittoria. Coda non lo scopro io e non spetta a me dire quanto sia importante per il Lecce, è un giocatore di grandissimo livello».

Secondo lei, che gara sarà quella di sabato contro il Brescia?

«È una partita insidiosa. Anche quella lombarda è una squadra costruita per vincere. La prossima gara ha tante insidie, ma basta stare tranquilli e non pensare solo a vincere a tutti i costi. Se si gioca bene e con tranquillità, i risultati alla fine arrivano».

Mancherà sicuramente Gabriel, che si è infortunato.

«Speriamo sia un’assenza molto breve. Servono tutti e devono tutti dare un contributo decisivo».

Cosa pensa di mister Baroni?

«Sta confermando di essere un ottimo allenatore. E per la verità, lo ha già dimostrato ovunque ha allenato: ad esempio a Benevento. Credo che sia un allenatore adatto al Lecce con il quale si può togliere tante soddisfazioni».

Quale apporto può dare giocare la prossima partita col Brescia al Via del Mare?

«Giocare in casa con migliaia di spettatori che, dal primo all’ultimo minuto della gara, ti sostengono e ti sollecitano a fare bene è un vantaggio non da poco. E io so per certo che il pubblico di Lecce ti dà una grossa mano, ti aiuta a superare le difficoltà, è l’arma in più per vincere».

C’è da temere, nell’ultima parte della stagione un calo fisico e mentale?

«Sicuramente il calo fisico c’è, ma è per tutti. Occorre però restare sempre concentrati e commettere meno errori possibili. Perché poi risulta magari difficile ripigliare un risultato negativo. Quindi serve esserci prima con la testa, oltre che con il fisico».

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