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Pierpaolo Verri
26 Gennaio 2021
LECCE - Il Lecce si gode i suoi ragazzi terribili. La linea verde tracciata sul mercato dalla società di Via Costadura sta iniziando a dare le risposte sul campo e la sfida con l’Empoli è stata emblematica in tal senso.
La rimonta da 0-2 a 2-2 contro la capolista della serie cadetta ha portato la firma dei giovanissimi entrati dalla panchina, capaci di dare la scossa a un Lecce apparso troppo spento per lunghi tratti del match. Decisivo, e non è una novità, è stato Pablo Rodriguez. Il talento ex Real Madrid ha avuto un impatto dirompente sul match, propiziando l’1-2 di Mancosu e siglando la rete del definitivo 2-2. Superati i problemi fisici che lo hanno perseguitato nella prima metà di stagione, lo spagnolo scalpita per avere sempre più minutaggio. La sua verve e la sua esuberanza hanno conquistato tutti. In primis i suoi tifosi, entusiasti del suo fare indiavolato sul campo. Da qui il soprannome di «diablo», in assonanza con il suo nome. Anche il tecnico Eugenio Corini, non ha avuto remore nell’affermare che, alla luce di quanto messo in luce finora, il giovane Rodriguez si sta meritando sempre più spazio nelle sue scelte.
Discorso simile per Listkowski, che ha dato l’impressione, per caratteristiche tecniche, di essere un giocatore unico nella compagine giallorossa, per la sua capacità di saltare l’uomo e dare degli strappi alla partita. Doti opposte ma ugualmente preziose quelle di Bjorkengren, un attento mastino di centrocampo, abile a mettere muscoli e sostanza lungo la linea mediana, al centro della quale ha sorpreso Hjulmand. Il ventunenne, all’esordio assoluto in maglia giallorossa, ha impressionato per la padronanza dei suoi mezzi tecnici, dispensando giocate di qualità in mezzo al campo. Complice la squalifica di Tachtsidis, il giovane danese avanza prepotentemente la sua candidatura per una maglia da titolare in vista della trasferta di sabato contro il Pordenone.
Infine, anche il giovane terzino Gallo, all’esordio assoluto in maglia giallorossa, ha saputo mettersi in mostra, giocando con piglio propositivo. Una prestazione più che convincente per il classe 2000, che punta a guadagnarsi sempre più spazio, lungo l’out di sinistra, a discapito di Zuta e Calderoni.
La partita con l’Empoli, in tal senso, è sembrata uno spartiacque nella stagione del Lecce. Alle prestazioni opache di alcuni degli elementi più esperti e blasonati della squadra, hanno fatto da contraltare l’entusiasmo, la sfrontatezza e la vivacità dei giovani che scalpitano alle loro spalle. Rodriguez, Listkowski, Bjorkengren, Hjulmand e Gallo, tutti nati fra il ‘98 e il ‘01, hanno dato l’impressione di poter alzare il livello della squadra, ribaltando le gerarchie dei titolari.
La loro giovane età fa sì che possano rappresentare un tesoretto in termini tecnici sia nel presente ma anche dal punto di vista della patrimonializzazione in ottica futura, il principale obiettivo del progetto triennale tracciato dalla società giallorossa assieme al responsabile dell’area tecnica Pantaleo Corvino.
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