Il Lecce batte il Reggina: 1-0 per i giallorossi
NEWS DALLA SEZIONE
Angelo: «Questo Lecce può volare verso la A»
Calcio Lecce, con Falco intesa per la cessione
Nonna Maria festeggia 106 anni: è la più longeva della provincia di Brindisi
i più visti della sezione
NEWS DALLE PROVINCE
Nonna Maria festeggia 106 anni: è la più longeva della provincia di Brindisi
i più letti
Serie B
Antonio Calò
10 Dicembre 2020
LECCE - Con il Frosinone, il centrocampista Luca Paganini ha militato per 18 anni, fatta eccezione per una breve parentesi, da gennaio a giugno 2013, nella quale è stato ceduto in prestito al Fondi, per farsi le ossa. Il calciatore capitolino è stato in forza al club ciociaro dal 2002, quando è entrato a fare parte del settore giovanile, alla stagione 2019/2020, al termine della quale, da svincolato, è passato al Lecce.
Per lui, pertanto, quella di sabato tra la squadra allenata da Eugenio Corini ed il team guidato da Alessandro Nesta sarà una sfida del tutto particolare. «A Frosinone mi sono trovato sempre benissimo - afferma il 27enne giocatore romano - La società giallo-azzurra mi ha accolto da piccolo e mi ha fatto crescere, lanciandomi nel calcio che conta. Sono molto emozionato ed anche contento di affrontare la mia ex formazione. Ritroverò tanti ex compagni ed amici. Saranno 90’ che porterò nel mio cuore».
A Frosinone, Paganini è stato diretto da Corini, che ora ha ritrovato nel Lecce. «Per lui si trattava di una delle prime esperienze in panchina, mentre io ero giovanissimo - rammenta - Eravamo in Lega Pro. Il mister aveva lo stesso entusiasmo che trasmette oggi, idee chiare e carisma. Mi fece esordire a Siracusa. Nelle file del complesso siciliano c’era Mancosu, con il quale ora gioco in maglia giallorossa».
L’undici salentino è reduce da 7 risultati utili consecutivi, dei quali 4 successi: «Siamo in linea con il percorso che vogliamo portare avanti. Stiamo seguendo i passaggi giusti per cercare di raggiungere il nostro obiettivo. In quest’ottica, è fondamentale prolungare la striscia positiva. Per mettere punti da parte, per fare crescere l’entusiasmo dell’intero ambiente e per preparare sempre in maniera serena la gara seguente».
Giunto per ricoprire il ruolo di esterno alto nel modulo 4-3-3, dopo il passaggio al 4-3-1-2, Paganini si sta disimpegnando da mezzala: «Non giocavo in questa posizione da tempo. Con il mister lavoriamo tutti i giorni sui movimenti da compiere. Essere impiegato a centrocampo mi diverte. Quando cerco di “aprire” in fascia mi trovo ancor più a mio agio. I compiti che devo svolgere richiedono tanta freschezza mentale».
Sino al 4 gennaio, il campionato cadetto proporrà un autentico tour de force a tutte le squadre: «Il calendario è fitto d’impegni. Sono in calendario tanti scontri diretti, diverse gare ravvicinate. Tutte ugualmente fondamentali. Questo è uno dei periodi-chiave per il nostro cammino. Dobbiamo riuscire a restare sempre sul pezzo, senza abbassare la guardia».
Contro il Venezia, sabato scorso, come già in altre circostanze, il Lecce ha incassato delle reti frutto di strafalcioni. «Ogni tanto stacchiamo la spina per qualche minuto e puntualmente prendiamo gol e veniamo puntiti i ammette Paganini - Lavorando sulla capacità di restare concentrati, però, riusciremo a mantenere sempre alta la tensione, limitando gli errori. Bisogna puntare a sviluppare sempre più i punti di forza, limando i difetti».
NOTIZIARIO - Ieri, Calderoni è tornato ad allenarsi a pieno regime con il gruppo, ma Dermaku è stato costretto ad interrompere anzitempo la seduta a causa di un fastidio muscolare alla coscia destra. Adjapong, dopo la distorsione alla caviglia destra subita martedì, si è sottoposto ad accertamenti strumentali che hanno escluso fratture: ha seguito un programma differenziato, come hanno fatto Felici, Rodriguez e Radicchio.
LE RUBRICHE
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su