LECCE - L’ultima sfida tra Lecce e Frosinone al Via del Mare risale all’1 giugno 2014 ed è relativa alla finalissima di andata dei playoff di Lega Pro. Il match terminò in parità, per 1-1, ma nel ritorno, allo Stirpe, la formazione ciociara si impose per 3-1 ai tempi supplementari e festeggiò la promozione in B.
Tra i protagonisti del doppio confronto, in maglia giallorossa, c’era il difensore Giuseppe Abruzzese, 64 presenze e 2 reti con la squadra salentina dal 2002/2003 al 2005/2006, in A e B, più 65 gare disputate e 4 gol realizzati dal gennaio 2014 alla stagione 2015/2016, in Lega Pro. «La finale dei playoff del 2013/2014 ha lasciato in tutti noi grande amarezza, in quanto abbiamo perso il salto di categoria in circostanze alquanto sfortunate, per episodi - racconta l’ex centrale difensivo di Andria, che ha appeso le scarpe al chiodo nel 2018/2019 - All’andata, nel Salento, in vantaggio per 1-0, abbiamo subito l’1-1 in maniera rocambolesca. Nel ritorno, in Ciociaria, avanti per 1-0, abbiamo sfiorato il raddoppio con una conclusione di Beretta che si è stampata sul palo e pochi minuti dopo abbiamo perso Miccoli per infortunio. Così, alla lunga, a fare festa sono stati i nostri rivali».
Il Lecce ed il Frosinone si troveranno nuovamente faccia a faccia sabato, alle 14, al Via del Mare, nell’undicesimo turno del campionato cadetto, appaiati a quota 19 al terzo posto in graduatoria. «Si tratterà di un incontro importante, ma che non è paragonabile a quello del giugno 2014 - sostiene Abruzzese -. In questo caso, sarà una tappa di un lungo cammino e non una gara da dentro o fuori. In campo ci saranno due complessi che hanno grandissima qualità, attrezzati per ambire al massimo traguardo. L’undici salentino è reduce dalla retrocessione dalla A e la società ha allestito un organico di altissimo livello per farvi immediato ritorno. Il sodalizio ciociaro, dopo avere iniziato la propria ascesa nel 2013/2014, nelle stagioni seguenti si è cimentato in A oppure la lottato al vertice in B. Insomma, parliamo di due big assolute».
Abruzzese si sofferma sulle caratteristiche di Lecce e Frosinone: «Possono contare su elementi di assoluta caratura in tutti i reparti. Tendono ad esprimere un calcio sempre propositivo ed a provare ad imporre la propria identità, attraverso il gioco. In simili sfide a fare la differenza sono la voglia di gettare il cuore oltre l’ostacolo, la concentrazione, l’attenzione e l’applicazione. Occorre sbagliare il meno possibile. La cura dei dettagli, nell’arco della partita, dal primo all’ultimo minuto, è determinante ai fini del risultato».
L’ex difensore giallorosso ha visto spesso all’opera il Lecce e gli ha sempre fatto un’ottima impressione. «Ha un potenziale offensivo di all’altissimo livello, probabilmente il migliore della serie B - nota -. Generalmente ha un buon equilibrio perché giostra bene in entrambe le fasi. È una formazione a trazione anteriore, ma sa come comportarsi quando la palla è in possesso degli avversari, pur avendo incassato qualche gol in più delle altre big. Dispone di calciatori fortissimi per la B non solo in prima linea, ma anche a centrocampo, in difesa e in panchina, in quanto ha alternative di lusso».
NOTIZIARIO - Ieri Calderoni si è allenato ancora in differenziato, mentre Adjapong è stato costretto a sospendere la seduta a causa di un trauma distorsivo alla caviglia destra. Listkowski è tornato a lavorare con il gruppo. In vista del match di sabato, preoccupano le condizioni dei due terzini.