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Ripresa del campionato il 13 giugno? A Lecce i tifosi si dividono

 
Pierpaolo Verri

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Pierpaolo Verri

Lecce calcio, ora è scattata l’operazione «tagli»

Per alcuni è necessario tornare alla normalità, per altri è troppo rischioso

Domenica 17 Maggio 2020, 10:48

Il 13 giugno potrebbe essere la data della ripresa della serie A. Il condizionale è d’obbligo, perché non mancano i pareri negativi sul protocollo che le squadre devono rispettare per tornare in campo. Anche i tifosi sono divisi: se da un lato diverse tifoserie organizzate d’Italia (compresa quella leccese) hanno affisso striscioni contrari alla ripartenza, dall’altro non mancano i supporter che auspicano un ritorno al calcio giocato.

Per Marco Leo, appassionato di calcio e tifoso giallorosso che segue con attenzione le vicissitudini del Lecce, il ritorno della serie A può essere un passaggio importante per la ripartenza del Paese: «Sono fiducioso per la ripresa del campionato - dice - il calcio ha un ruolo rilevante nella società e un eventuale ritorno in campo, nel rispetto delle misure di sicurezza, sarebbe un messaggio positivo. Il ritorno del calcio giocato può aiutare a ritrovare quel senso di quotidianità smarrito negli ultimi mesi». Quanto all’aspetto prettamente sportivo, il lungo stop potrebbe incidere sulle prestazioni delle squadre: «I valori in campo saranno alterati dopo la lunga sosta - prosegue Leo - Se si dovesse riprendere, si giocherebbe ogni tre giorni e questo calendario metterebbe a dura prova la tenuta atletica dei giocatori. Lo stop può anche incidere sugli automatismi di squadra. Saranno fondamentali il ruolo di mister Liverani e le qualità dei singoli, per ritrovare da subito la giusta alchimia. Prima della sosta, il Lecce aveva trovato la quadratura del cerchio, conquistando 3 vittorie a febbraio. Sarà importante tornare sin da subito a quei livelli di gioco».

Anche Gianluca Lupo, tifoso giallorosso con un passato da portiere nelle categorie minori salentine, esprime un parere positivo sulla ripartenza: «Sono favorevole ad un’eventuale ripartenza il 13 giugno - ammette - Il calcio è una delle principali aziende del Paese, è un sistema che, direttamente o indirettamente, dà lavoro a tante persone che trarrebbero giovamento dalla ripresa. Rappresenterebbe anche una ventata di normalità dopo mesi difficili». Secondo Gianluca, il Lecce potrebbe anche trovare dei vantaggi alla ripresa, in ottica salvezza: «Le partite si giocherebbero a ritmi più bassi, a causa delle condizioni ambientali e per la preparazione atletica delle squadre. Sarebbe un campionato relativamente falsato, perché tutte le squadre avrebbero gli stessi problemi. Potrebbero andare in sofferenza le squadre abituate a giocare con fisicità e intensità, mentre il Lecce, che è una formazione che punta sulla tecnica piuttosto che sull’intensità, potrebbe ugualmente esprimere al meglio il suo gioco e le sue qualità».

Non tutti i tifosi, tuttavia, la pensano allo stesso modo. Secondo Simone Miglietta, giovane supporter della squadra giallorossa, la ripresa non sarebbe una strada facilmente percorribile: «A malincuore sono contrario alla ripartenza della serie A - dice - Da appassionato di calcio e da tifoso del Lecce, mi piacerebbe moltissimo vedere la mia squadra del cuore conquistare la salvezza sul campo. Nonostante quella che stiamo vivendo sia la fase di convivenza con il virus, credo che la ripresa del calcio giocato il 13 giugno possa essere una mossa prematura». Se si dovesse ripartire, però, la certezza si chiama Liverani: «Ho molta fiducia nel mister e nella sua capacità di trasmettere alla squadra carica e concentrazione necessarie per centrare la salvezza. È plausibile un calo di tutte le squadre, dal punto di vista fisico, tattico ma soprattutto mentale. In un contesto senza precedenti credo che proprio l’aspetto mentale sarà fondamentale: solo chi sarà focalizzato al 100% sugli obiettivi stagionali avrà buone possibilità di conseguirli».

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