CALCIO FOGGIA - Serie B alle battute finali, 2 giornate al termine. Comincia a delinearsi il quadro del prossimo campionato cadetto a 22 squadre, che vedrà ai nastri di partenza anche il Foggia, dopo 19 anni. Oltre ai rossoneri, sono già certe di partecipare alla Serie B 2017/18 la Cremonese e il Venezia, promosse dalla Lega Pro, e il Palermo e il Pescara di Zeman, club retrocessi dalla A. La terza e ultima a retrocedere dalla massima serie nel torneo cadetto sarà una fra Crotone, Empoli e Genoa: a 3 giornate dalla fine, i calabresi sono terz’ultimi con un ritardo, rispettivamente, di 4 lunghezze dai toscani e 5 punti dai liguri.
In B, finora, la matematica ha emesso sentenze solo ai piani bassi: già retrocesse in Lega Pro il Pisa di Gattuso – tornato in Serie C a neanche un anno dal successo contro il Foggia nelle finali playoff di Lega Pro – e il Latina. Da stabilire la terza retrocessione diretta (al momento è terz’ultimo il Vicenza) e la squadra che dovrà abbandonare la B dopo il play-out fra la quart’ultima e la quint’ultima classificata. Quart’ultima che retrocederebbe direttamente, però, se al termine del torneo dovesse essere staccata in classifica di oltre 4 punti dalla quint’ultima. In cima è vicina alla promozione in A la Spal. Andrà direttamente in A anche la seconda classificata (per ora il Verona, che ha 1 punto di vantaggio sul Frosinone). La terza sarà promossa direttamente se chiuderà il torneo con più di 9 punti sulla quarta, altrimenti play-off fino al massimo all’ottava classificata, purché ci sia un margine di distacco di non più di 14 lunghezze dalla terza.
Il tecnico del Foggia, Giovanni Stroppa, presenta così la Serie B: «E’ un campionato lungo, fisico, difficile, che può sorprenderti in negativo e in positivo: può capitare di inanellare 5-6 sconfitte di fila e credere di aver perso tutto, poi vincere 2 gare di seguito e ritrovarsi a lottare per un obiettivo insperato». «Penso che noi – aggiunge Stroppa - già così come siamo possiamo essere competitivi. Non vuol dire arrivare certamente ai play-off o chissà dove, ma poter fare bella figura, perché la squadra ormai va da sola: per equilibri, gerarchie, mentalità, perché ha recepito la mia idea di calcio. In B bisognerà avere piedi ben piantati a terra, equilibrio, costanza di risultati positivi e di prestazioni, voglia di non mollare mai».
Raffaele Fiorella