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Centro di controllo aereo Enav
«Ridimensionamento paradossale»

 
Centro di controllo aereo Enav «Ridimensionamento paradossale»

Lunedì 19 Marzo 2018, 09:55

Fit Cisl di Puglia e di Brindisi sugli scudi per la paventata cancellazione del centro di controllo aereo di Brindisi. Una scelta «paradossale» la definisce il segretario brindisino Damiano Carbonella sposando in pieno la linea con il regionale Franco Spinelli.

«Nonostante il consiglio di Amministrazione di Enav abbia reso noto nei giorni scorsi il piano industriale per il periodo 2018-2022, evidenziando come nel 2017 c'è stato un incremento netto delle entrate dell'1.9%, portando le entrate complessive a 881,8 MLN grazie al forte aumento di traffico, sarà il capitale umano e lo stesso traffico regionale a subire delle conseguenze incomprensibili», dice il segretario generale della Fit Cisl Puglia, Franco Spinelli, riguardo la «paradossale vicenda della società che gestisce il traffico aereo civile in Italia che a fronte di ricavi netti certificati decide di ridimensionare due postazioni pugliesi». Il piano industriale - rende noto Spinelli - «prevede una riorganizzazione del personale ridistribuendolo sul piano nazionale, un taglio dei costi imponente ed una riduzione del personale operativo di circa 700 unità dovute a quiescenza in un periodo di 10 anni con assunzioni per circa 280/300 unità. Il nuovo assetto avrà solo due grandi centri di controllo a Roma e Milano (invece che quattro come sono presenti adesso) che gestiranno anche tutti i servizi di avvicinamento agli aeroporti (attualmente forniti nelle torri di controllo radar)».

«Le due strutture di Brindisi e Padova - viene sottolineato - verranno riconvertite ad Hub per la gestione delle torri di controllo degli aeroporti, creando delle strutture nuove chiamate torri remote e trasformando quelli che oggi vengono definiti aeroporti a Basso traffico, ma non solo. Il tutto a discapito del capitale umano». «Si prevedono - prosegue Spinelli - forti penalizzazioni per il territorio pugliese con lo spostamento dell'ACC (Area Control Centre) di Brindisi a Roma, un forte ridimensionamento delle competenze del Centro Aeroportuale di Bari, che solo qualche anno fa era stato implementato e aveva assorbito l'avvicinamento radar dell'aeroporto di Brindisi dall'Aeronautica Militare creando Apulia Radar presso la Torre di Controllo di Bari, e la remotizzazione delle Torri di Brindisi, anch'essa passata dall'Aeronautica Militare ad Enav solo qualche anno fa, di quelle di Grottaglie e Foggia». Il tutto penalizzando circa 200 famiglie che vivono nella regione.

«È evidente - conclude Spinelli - che la questione merita un approfondimento e un interesse da parte delle forza istituzionali, a partire dalla Regione Puglia, per capire in questo momento quali siano i reali margini di intervento per evitare un ulteriore migrazione della forza lavoro e delle eccellenze pugliesi verso altre regioni italiane». La Fit Cisl si appresta dunque a mobilitarsi a livello locale, così come a livello regionale e nazionale per difendere una importante struttura strategica del territorio che impegna circa 70 lavoratori diretti. Nei giorni scorsi sul tema era intervenuta anche la politica annunciando azioni ad hoc per contrastare il piano di Enav.

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