Mercoledì 24 Dicembre 2025 | 15:37

Nuovo lavoro per i dipendenti della Sir: i 50 lavoratori per tre mesi nelle imprese dell’indotto Enel

Nuovo lavoro per i dipendenti della Sir: i 50 lavoratori per tre mesi nelle imprese dell’indotto Enel

 
Redazione online

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Nuovo lavoro per i dipendenti della Sir: i 50 lavoratori per tre mesi nelle imprese dell’indotto Enel

La soluzione ponte fino a quando partirà il cantiere per la realizzazione a Cerano - da parte della multinazionale - di una grande batteria di accumulo di energia, dove troveranno impiego i portuali

Mercoledì 24 Dicembre 2025, 13:13

Schiarita sul futuro dei 50 lavoratori della Sir (ditta impegnata nella movimentazione del carbone), sui quali pende il licenziamento a far data dall’1 gennaio, ossia dal giorno in cui il Pniec ha fissato il phase-out dal carbone. Su questo punto, si attende entro il 31 dicembre un provvedimento del Governo con il quale verrà decretata la necessità che l’impianto resti attivo in riserva fredda, pronto a produrre energia in caso di emergenza del Paese. Nel corso del vertice di ieri in Prefettura tra parti datoriali, sindacati ed Enel, le imprese dell’indotto hanno assunto l’impegno di assorbire i 50 lavoratori della Sir per tre mesi, ossia fino a quando non partirà il cantiere per la realizzazione a Cerano - da parte della multinazionale - di una grande batteria di accumulo di energia, dove troveranno impiego i portuali. Il lavoro per le imprese dell’indotto non mancherà, dato che Enel - al netto delle nuove determinazioni che dovrebbero giungere dal Governo - ha presentato un piano di messa in sicurezza della centrale della durata di 30 mesi.

La Uil valuta positivamente la soluzione. «Grazie alla mobilitazione sindacale e al confronto istituzionale, è stato ottenuto un primo, significativo impegno: la disponibilità delle imprese operanti nella centrale Federico II - scrive la Uil - ad assorbire i 50 lavoratori Sir per un periodo di tre mesi, con Enel che ha confermato la congruità delle attività di phase-out dal carbone a sostegno di tale percorso. Un risultato che consente di evitare nell’immediato una drammatica interruzione occupazionale a partire dall’1 gennaio 2026». Pur non rappresentando ancora una soluzione definitiva, l’intesa raggiunta in Prefettura «costituisce un passaggio fondamentale perché sancisce l’impegno delle parti datoriali - prosegue la Uil - a definire in tempi rapidi le modalità di assunzione; la conferma che, in caso di ripristino di attività legate alla logistica del carbone, sarà garantito il reimpiego prioritario dei 50 lavoratori, secondo i criteri già stabiliti». Per questo la Uil esprime «un sentito ringraziamento al prefetto di Brindisi, Luigi Carnevale (che guiderà la Prefettura di Pescara ma manterrà il ruolo di commissario straordinario del Governo per la decarbonizzazione, ndr), per il ruolo svolto nella gestione della vertenza, per la disponibilità dimostrata e per l’attenzione istituzionale riservata alla tutela dell’occupazione e del tessuto sociale del territorio». Il presidente della Regione, Michele Emiliano, fa sapere che si sta «interloquendo con Enel, che ci dice continuamente che il Governo non gli ha detto di spegnere la centrale, ma non gli ha neanche detto di proseguire l'attività».

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