Martedì 23 Dicembre 2025 | 16:58

Aeroporto, Valise non accetta scommesse: il volo per gli Stati Uniti rimarrà un sogno

Aeroporto, Valise non accetta scommesse: il volo per gli Stati Uniti rimarrà un sogno

 
NICOLA BELLANOVA

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NICOLA BELLANOVA

Aeroporto, Valise non accetta scommesse il volo per gli Stati Uniti rimarrà un sogno

Il presidente AdP: «Test dispendiosi per il bacino di utenza». Ma si potrà volare in Turchia

Martedì 23 Dicembre 2025, 14:34

14:43

Sfuma, almeno per ora il “sogno americano” di un collegamento aereo diretto Brindisi-New York. In compenso, non appena saranno terminati i lavori all’Aeroporto del Salento, sarà attivato quello con la Turchia. E, per il convegno internazionale sullo sviluppo degli scali, il capoluogo adriatico potrebbe essere una sede appetibile.

Antonio Vasile, a margine dell’incontro promosso da Attiva Brindisi e intitolato “Brindisi, turismo e futuro”, è stato chiaro: «L’introduzione di una nuova rotta dalla Puglia per New York non dipende soltanto dalle istituzioni o Adp, ma è sottoposta a un particolare test, il Meo, che è estremamente costoso e certifica che una determinata rotta funzionerà a seconda di alcuni parametri che valgono per tutta l’Europa. Se i risultati sono positivi, allora la rotta si mette in piedi. Viceversa, se quella rotta non funziona, dovremmo pagarla per intero a carico della società aeroportuale, che deve risarcire l’intero danno. E tra l’altro è vietato dalla legge, quindi è inutile tentare una scommessa».

In sostanza, un volo per gli Usa non porterebbe vantaggi a nessuno. Il “Test Meo”, infatti, è un’analisi ex ante che dimostra se l’incentivo dato ai vettori privati consente di stimolare una produzione di ricchezza sul territorio. Un modo per supportare il traffico aereo negli aeroporti minori senza incorrere nelle sanzioni dell’Unione Europea per gli aiuti di Stato ai privati.

Ma non avere tratte dirette Oltreoceano non è certo un declassamento per lo scalo di contrada Baroncino. Anzi, sono in arrivo nuove rotte: «Dopo il G7 l’aeroporto di Brindisi non ha più limitazioni - afferma il presidente - E nel 2026, quando termineranno i lavori di ampliamento, programmeremo un volo per Instanbul. Brindisi ha un potenziale di grande livello operativo, ma oggettivamente il comprensorio Brindisi, Lecce e Taranto a livello di bacino d’utenza è inferiore all’area di Bari, alla quale bisogna aggiungere anche la provincia e l’area di Matera. Sono valutazioni che poi incidono».

Altro nervo scoperto è la capacità ricettiva che ruota attorno all’aeroporto brindisino. Durante l’incontro di Palazzo Nervegna si era parlato di una quasi impossibilità, a causa della carenza di strutture ricettive di grandi dimensioni, di ospitare un convegno internazionale sui servizi aerei e aeroportuali con esperti e addetti ai lavori.

Vasile su questo lascia aperto uno spiraglio: «La candidatura di Brindisi non è accantonata – ammette - anche perché la location sarebbe stata individuata nella sede dell’Autorità portuale o nel Castello Svevo. Ma mancano i servizi di accoglienza per grandi eventi, e per questo settore occorre tempo e programmazione. Tutti questi spunti, magari, potranno essere da stimolo per gli imprenditori privati interessati a investire sul territorio».

I problemi sul piatto restano però ancora irrisolti, in primis quello del caro voli durante le festività, e il ricorso al dirottamento dei voli in altri scali durante le giornate di fitta nebbia, come è accaduto pochi giorni fa. E non basta addossare la responsabilità alle singole compagnie aeree che operano in un regime di libertà dei prezzi o degli enti delegati al traffico aereo che si assumono le responsabilità della gestione dei voli e la relativa sicurezza. Altrove non è così. Serve una catena istituzionale ad ogni livello per garantire gli utenti ed evitare salassi a chi non atterra e decolla da Brindisi per i grandi eventi, ma per andare a lavorare o a cercare soluzioni di trasporto più accettabili rispetto ad alternative dispendiose ed estenuanti.

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