Una bomba a mano è stata rinvenuta ieri sera ad Ostuni, in provincia di Brindisi, in una stradina poco distante dallo studio professionale del sindaco Angelo Pomes, in via Giovanni Palatucci a pochi passi dalla centralissima piazza Libertà. Sul posto sono immediatamente intervenuti gli artificieri, che hanno messo in sicurezza l’ordigno e provveduto alla rimozione.
Le indagini, affidate al commissariato di Ostuni, puntano a ricostruire l’accaduto. Secondo gli investigatori, vi sono pochi dubbi sul fatto che si tratti di un gesto intimidatorio nei confronti del primo cittadino. La scoperta della bomba è avvenuta grazie a un automobilista che aveva parcheggiato a pochi metri di distanza.
Angelo Pomes è sindaco della Città Bianca dal maggio 2023, eletto con una coalizione di centrosinistra. Non si tratta del primo episodio inquietante: alla vigilia di Ferragosto, infatti, una telefonata anonima segnalò la presenza di un ordigno all’interno di Palazzo di Città. In quel caso, dopo i controlli, si trattò di un falso allarme.
«Come avrete letto, nella giornata di ieri è stato ritrovato un ordigno nei pressi del mio studio professionale. Un episodio grave, che non può essere sottovalutato. Si tratti o meno di un atto intimidatorio nei confronti della mia persona, è un segnale a cui nessuno dell’amministrazione che ho l’onore di guidare si piegherà. Al contrario, questo gesto, rafforza la determinazione a proseguire con serietà e coraggio il percorso intrapreso nel 2023». Lo scrive in un post sui social il sindaco di Ostuni, Angelo Pomes. «Continuerò a lavorare seguendo i principi di trasparenza, legalità e responsabilità per il bene della nostra comunità. Ho piena fiducia nel lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura, che ringrazio per l’impegno con cui stanno conducendo le indagini per fare chiarezza su quanto accaduto». "Ostuni - conclude Pomes - merita rispetto e sicurezza: nessuno pensi di fermare con la paura l’impegno di chi ha scelto di servire questa città».
«Esprimo la mia ferma condanna per la grave intimidazione avvenuta a Ostuni, dove una bomba a mano è stata rinvenuta a pochi metri dallo studio professionale del sindaco Angelo Pomes. Grazie al tempestivo intervento degli artificieri l’ordigno è stato messo in sicurezza. A Pomes e alla comunità ostunese va la mia vicinanza personale e del Partito Democratico pugliese». Lo dichiara in una nota il segretario regionale pugliese del Pd Domenico De Santis. «Si tratta, secondo il monitoraggio che stiamo aggiornando da mesi, del 31esimo amministratore pugliese del Partito Democratico colpito da minacce o atti intimidatori riconducibili a contesti mafiosi o criminali. Un dato - aggiunge - che racconta la pressione che tanti sindaci, assessori e consiglieri vivono sulla propria pelle. A loro diciamo con chiarezza: non siete soli. Colpire un sindaco significa colpire una comunità e la democrazia. Non permetteremo a nessuno di condizionare le decisioni pubbliche con la violenza».
«L'intimidazione perpetrata ai danni del nostro collega sindaco di Ostuni Angelo Pomes è un atto di inaudita gravità, perché mira a colpirlo nell’esercizio delle sue funzioni. Costituisce quindi un attentato ai meccanismi e al corretto funzionamento della democrazia». Lo dichiarano in una nota congiunta tutti i sindaci della provincia di Brindisi, manifestando la loro solidarietà al primo cittadino di Ostuni, Angelo Pomes, dopo la scoperta di un ordigno ieri sera nei pressi del suo studio professionale. «Esprimiamo - concludono - tutta la nostra vicinanza e la nostra solidarietà, confermandogli che siamo e resteremo al suo fianco».
IL COMMENTO DEL PREFETTO DI BRINDISI
«Sono stato immediatamente informato dell’accaduto i cui dettagli ho subito riferito direttamente al ministro dell’Interno. Ho chiamato subito il sindaco Pomes per rassicurarlo che sarebbe stata adottata ogni misura idonea a consentire una prosecuzione del suo mandato la più serena possibile e i contatti sono costanti». Lo ha dichiarato il prefetto di Brindisi, Luigi Carnevale, in riferimento all’intimidazione subita dal sindaco di Ostuni, Angelo Pomes. Nella serata di venerdì, di Ferragosto, a pochi metri dallo studio professionale è stato trovato un ordigno.
«Già da domani sarà valutata più attentamente la situazione che sarà poi approfondita in un comitato che era stato già convocato - aggiunge - per martedì pomeriggio alle 16.00 per affrontare gli aspetti connessi all’attentato incendiario alla vettura in uso all’amministratrice unica di Bms». Il riferimento in questo caso è all’incendio doloso dell’auto di Rossana Palladino (a capo della municipalizzata Brindisi Multiservizi), che si è verificato nella notte tra l’8 ed il 9 agosto scorso a Brindisi.
«Fermo restando l’impegno serrato nelle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Brindisi e condotte da Digos e Commissariato di pubblica sicurezza di Ostuni, saranno promosse - conclude Carnevale - mirate attività di contrasto nell’area interessata dalla vile intimidazione».