Si avvicina il redde rationem sul progetto di ampliamento della discarica presentato da Formica Ambiente. Una proposta fortemente osteggiata dal Comune di San Vito a trazione centrodestra e dai partiti di centrosinistra ma appoggiato dal Comune di Brindisi. Il sindaco Pino Marchionna era già favorevole alla prima versione, che prevedeva un ampliamento della discarica per accogliere rifiuti pericolosi. Ricevuto il «niet» della Provincia, Formica Ambiente ha presentato una nuova istanza per realizzare una discarica per materiale ferroso non pericoloso. Nei giorni scorsi si è riunita la conferenza dei servizi regionale sull’impatto ambientale, che di fatto ha confermato il proprio orientamento favorevole verso il progetto. Si parla di un ampliamento dell’attuale impianto di discarica destinato allo smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi, con l’apertura di sei nuovi lotti per una superficie complessiva di 95.803 metri quadri e un volume di 2.909.442 metri cubi.
I rifiuti saranno conferiti in una cava limitrofa. Il proponente ha inoltre confermato la disponibilità a ricevere rifiuti regionali derivanti dal ciclo dei rifiuti urbani, con tariffa da definire in apposito accordo di programma con Regione Ager, mettendo a disposizione il 40 per cento della nuova volumetria di discarica. Una proposta che alletta la Regione, così come il Comune di Brindisi, che già in occasione della prima proposta aveva stretto un accordo con Formica per incassare 2 euro a tonnellata. Tuttavia, gli uffici comunali lanciano adesso alcuni alert. Il settore Ambiente sottolinea che «l’eventuale autorizzazione di un ampliamento, anche se confinato alla cava limitrofa, potrebbe comportare un ulteriore aggravamento delle criticità sull’area per via della pressione sul comparto idrico sotterraneo, già compromesso da contaminazioni documentate, oltre che effetti cumulativi d’impatto ambientale derivanti da più discariche e cave presenti in prossimità».
Per questo, vanno valutati «con particolare attenzione l’effettiva capacità di resilienza dell’area rispetto a nuovi carichi ambientali; l’adozione di misure rigorose di compensazione, contenimento e mitigazione; l’opportunità di una Valutazione d’impatto sanitario in considerazione dei riscontri di contaminazione emersi». Il dirigente all’Ambiente richiama l’attenzione dei decisori sul fatto che «nel 2019 la discarica Formica Ambiente oggetto della presente procedura ambientale è stata interessata da rilevanti criticità riguardanti le emissioni odorigene generate dal ciclo produttivo della medesima discarica, emerse a seguito di esposti inviati alla Prefettura da parte di residenti della zona». Il tutto venne girato anche in Procura.
Il settore Urbanistica rileva invece che «la realizzazione dell’impianto dovrà essere definita con idonea procedura di variante una volta effettuate le valutazioni degli impatti ambientali e paesaggistici». Come detto, va tuttavia registrato un certo favore da parte della commissione tecnica regionale (che aveva già dato l’ok alla discarica per rifiuti pericolosi). Nella conferenza dei servizi del 29 luglio, il responsabile del procedimento ha asserito che, «diversamente da quanto riportato dalla Provincia, il progetto oggetto del procedimento è sensibilmente diverso dal precedente progetto archiviato (quello della discarica per rifiuti pericolosi, ndr). Infatti, il nuovo progetto ha completamente tenuto conto proprio delle osservazioni della Provincia» espresse nel 2023 e 2024. Insomma, «dall’analisi dei contenuti dei pareri della Provincia rilasciati nel presente procedimento, non vi è alcuna motivazione - ha chiosato il referente della commissione tecnica - del dissenso rappresentato». La prossima seduta è fissata per i primi di ottobre, quando saranno valutati integrazioni e pareri richiesti agli enti.