A Torre Guaceto si registrano 18 nidi di fratino, un record assoluto. Ma la sopravvivenza della specie è ancora a rischio. Il direttore del Consorzio di gestione, Alessandro Ciccolella, spiega che «l’aumento degli esemplari ne provocherà la diffusione oltre i nostri confini, serve pertanto una gestione sostenibile». Quest’anno la stagione degli amori dei fratini nell’area protetta è iniziata in anticipo. Da aprile a oggi sono approdate a Torre Guaceto 15 coppie: di queste, due hanno portato avanti più nidificazioni. I nidi sono sparsi per tutta la riserva, sia sulla sabbia che sugli scogli. Va sottolineato però che quattro nidi sono andati persi, uno è stato spazzato via dal mare, uno è stato predato, due sono stati vittima dell’uomo nonostante il divieto di introdurre cani nell’area protetta e di avvicinamento ai nidi.
«La presenza del fratino a Torre Guaceto è un evento importantissimo - prosegue Ciccolella - perché dimostra che stiamo riuscendo a contribuire alla conservazione della specie a rischio di estinzione. I numeri di coppie e nidi del 2025 dimostra che tutte le azioni che abbiamo messo in campo, dalla fruizione contingentata e zonizzata delle spiagge alla pulizia manuale dell’arenile, hanno permesso alla specie di riprendersi. I numeri di Torre Guaceto vanno in controtendenza rispetto al trend nazionale che vede una costante diminuzione della popolazione. Ma una volta raggiunta la saturazione del territorio protetto, il fratino colonizzerà nuove porzioni di costa all’esterno della riserva, andando a scontrarsi con una realtà ben differente da quella che hanno trovato a Torre Guaceto».