Giovedì 23 Ottobre 2025 | 10:36

Fasano, 56enne muore dopo un malore in mare: raffica di salvataggi sulla costa brindisina

Fasano, 56enne muore dopo un malore in mare: raffica di salvataggi sulla costa brindisina

 
Redazione online

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Fasano, 56enne muore dopo un malore in mare: raffica di salvataggi sulla costa brindisina

Inutili i tentativi di rianimazione, trasportato d'urgenza all’ospedale Perrino di Brindisi è morto nel nosocomio

Lunedì 23 Giugno 2025, 04:00

Un weekend segnato dalla furia del mare e da una lunga serie di interventi di salvataggio lungo la costa brindisina. Le forti correnti e la risacca mettono a dura prova bagnanti e soccorritori: in alcuni casi il tempestivo intervento dei bagnini evita la tragedia, in altri purtroppo no.

L’episodio più grave si verifica nel primo pomeriggio sulla costa di Fasano, nei pressi dell’Archeolido, sul litorale di Egnazia. Un uomo di 56 anni accusa un malore mentre è in acqua. Alcuni bagnanti lo portano a riva e tentano disperatamente di rianimarlo. Sul posto arriva il 118, che lo trasferisce d’urgenza all’ospedale Perrino di Brindisi, ma ogni tentativo di salvarlo fallisce.

Contemporaneamente, a pochi chilometri di distanza, si registrano momenti di autentico eroismo sulla costa di Ostuni. Nella giornata di sabato, il personale di salvataggio dei lidi Rodos, Lambertiana e Capanno, nel consorzio di Rosa Marina, interviene nove volte per salvare 14 persone trascinate al largo.

Il momento più critico si verifica nei pressi del boschetto, dove un anziano è in grave difficoltà. Tre bagnini – Antonio Zollo, Andrea Nardelli e Giuseppe Leone – riescono a trarlo in salvo rischiando a loro volta la vita. Esausti, necessitano di cure ma, dopo pochi minuti, tornano in postazione. L’episodio spinge le autorità a predisporre pattugliamenti straordinari per limitare l’accesso in mare e prevenire nuovi incidenti.

Infine, sulla spiaggia di Giancola, altri due salvataggi si rivelano decisivi. I surfisti Omar Eisa e Stefano Valletta salvano un bambino e, subito dopo, si tuffano nuovamente per soccorrere anche il padre del piccolo e un altro uomo travolti dalla corrente. È soprattutto l’esperienza da bagnino di Eisa a fare la differenza.

Una giornata drammatica, in cui il mare agitato diventa una trappola mortale per chi lo affronta con leggerezza. E in cui il coraggio e la professionalità di chi vigila sulle coste fanno la differenza tra la vita e la morte.

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