TORCHIAROLO - «Non risulta pervenuta alcuna istanza, da parte del Comune di Torchiarolo, finalizzata all’ottenimento dell’autorizzazione necessaria all’occupazione delle aree demaniali marittime interessate. Non risulta mai prodotta l’istanza per la consegna gratuita, in favore dell’amministrazione comunale, delle aree demaniali marittime su cui eseguire i lavori in questione».
È un estratto del comunicato stampa inviato dalla Capitaneria di porto di Brindisi in merito ad alcune dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Torchiarolo, Elio Ciccarese, a una testata giornalistica circa le cause della tardività dei lavori di ripristino del lungomare delle marine di Torre San Gennaro e Lendinuso. Lavori necessari per le mareggiate del gennaio scorso. La polemica è scoppiata tra i cittadini di Torchiarolo che, frequentando le marine con l’inizio delle belle giornate, si sono chiesti come mai i lavori di messa in sicurezza del litorale fossero terminati a Lendinuso e non anche a Torre San Gennaro.
«Ho protocollato l’istanza per entrambe le marine nel mese di febbraio, evidenziando l’urgenza di ripristinare la sicurezza per i cittadini, nonché la viabilità - racconta il primo cittadino di Torchiarolo -. Su Lendinuso la Capitaneria di porto mi ha risposto, su San Gennaro, invece, il silenzio. Ho contatto la ditta che si sarebbe occupata dei lavori: il cantiere è pronto, ci vorrebbero una decina di giorni per terminare gli interventi, ma non ho l’autorizzazione».
Il sindaco Elio Ciccarese ha precisato che è «sempre stato disponibile e rispettoso dei fondamentali principi di leale e fattiva collaborazione tra pubbliche amministrazioni. Gli uffici hanno provveduto a trasmettere a mezzo pec del 3, 4 e 5 febbraio l’istanza per l’avvio dei lavori da effettuare nella marina di Lendinuso. Il 28 marzo la Capitaneria di porto di Brindisi ha trasmesso il verbale di consegna delle aree ex art. 34 per le lavorazioni da effettuare nella Marina di Lendinuso. I lavori di ripristino dello stato dei luoghi sono stati completati».
Per la marina di Torre San Gennaro, «a seguito di numerosi contatti telefonici tra l’Ufficio tecnico comunale e gli Uffici del Demanio della Capitaneria è stato concordato il procedimento degli interventi di somma urgenza, il tutto trasmesso con nota del 7 febbraio. Nota che non ha ricevuto riscontri: sono state date solo indicazioni informali sulle procedure autorizzative alle quali si sta dando corso, confermate informalmente in data odierna (ieri, ndr)».
Qual è la differenza tra le marine? Che per Lendinuso, ricadendo i lavori in area comunale, è bastato dare una comunicazione alla Capitaneria. Per Torre San Gennaro, invece, trattandosi di zona demaniale, è necessaria l’autorizzazione della Capitaneria di porto.
Dunque, le istanze ci sono. Che si sia trattato di un «qui pro quo»? «Magari, per le prossime istanze informo anche la stampa e il prefetto», scherza Elio Ciccarese, in attesa di un incontro fissato per il 21 maggio. Ma non sa se sarà quello che consentirà l’autorizzazione definitiva dei lavori.