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Brindisi e nuova Ita, ora il Salento può decollare: l'incontro sul futuro del nuovo scalo

 
andrea pezzuto

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Nuova Ita, ora il Salento può decollare. Caroppo: «Disparità di voli tra Brindisi e Bari non giustificabile»

D’Attis: «Più voce in capitolo con la nuova governance». Caroppo: «Disparità di voli tra Brindisi e Bari non giustificabile»

Sabato 08 Febbraio 2025, 14:08

14:12

BRINDISI - La nuova governance di Ita Airways potrebbe portare benefici nel breve termine all’aeroporto del Salento, quantomeno sui collegamenti con Roma e Milano. «Nel nuovo cda di Ita - ha fatto presente il deputato di FI, Mauro D’Attis, nel corso del tavolo istituzionale di ieri sulla continuità territoriale, svolto alla presenza dei rappresentanti istituzionali delle tre province salentine - c’è un componente indicato dalla mia parte politica che mi riferisce tutto. È arrivato quindi il momento di giocare a carte scoperte. Quando ho incontrato Ita (per la questione dei collegamenti dall’aeroporto di Brindisi, ndr) mi è stato detto di parlare con Aeroporti di Puglia. Propongo dunque di incontrare subito Ita perché ci sono le condizioni per cambiare nel breve termine la programmazione su Brindisi, a prescindere dal discorso della continuità territoriale».

Come a dire che le logiche di mercato c’entrano fino a un certo punto e che il resto lo fanno le scelte politiche e strategiche. Un concetto espresso chiaramente dall’altro parlamentare di FI, Andrea Caroppo, quando ha sottolineato che «Aeroporti di Puglia ha elargito incentivi per nuovi collegamenti di Ita da Bari, mentre nessun incentivo è stato dato per i collegamenti da Brindisi. Questi sussidi fino al 2019 sono stati garantiti dalla Regione. Ora li dispensa Aeroporti di Puglia, che viene comunque finanziata dalla Regione. Parliamo - ha evidenziato Caroppo - di qualche decina di milioni di euro l'anno». Per via delle disparità di trattamento denunciate, il consigliere regionale de «La Puglia Domani», Paolo Pagliaro, insiste con l’idea di «una gestione autonoma dello scalo salentino attraverso una nuova società, Aeroporti del Salento. Siamo convinti sempre di più che l’autogoverno sia la sola strada possibile per dare al territorio salentino la giusta attenzione e per affrancarlo da una gestione che favorisce smaccatamente Bari».

Tornando al tema degli incentivi, se quelli distribuiti da AdP a Ita sono «ordinari», vanno intesi invece come straordinari quelli pubblici attribuiti attraverso il riconoscimento della continuità territoriale. Il Governo, mediante Caroppo e D’Attis, ha inserito l’aeroporto di Brindisi tra i beneficiari della continuità territoriale, che consente l’aggiramento della normativa europea sul divieto di aiuti di Stato a fronte di oggettive condizioni di marginalità del territorio in termini di collegamenti. Il Governo ha stanziato 5 milioni di euro per i prossimi tre anni per incentivare le compagnie a potenziare i collegamenti da Brindisi verso gli scali comunitari, perdipiù a tariffe calmierate. Un’esigenza frutto del fatto che da novembre a marzo i voli garantiti dall’aeroporto di Brindisi sono ritenuti insufficienti dai rappresentanti istituzionali e delle imprese.

«Prendo come esempio - ha detto Caroppo - la programmazione che c’era martedì 14 gennaio. Su Brindisi erano previsti sette voli, su Bari 28. Dal 2015 in poi, soprattutto sul fronte dei voli internazionali e in particolare negli ultimi due anni, si rileva una disparità di collegamenti tra Brindisi e Bari non giustificabile da nessun andamento di mercato». Da qui l’esigenza di ripiegare sulla continuità territoriale. Uno strumento che però non convince appieno l’assessore regionale Alessandro Delli Noci. «Sono preoccupato. Bisognerebbe approfondire - ha dichiarato l’assessore - le regole europee sulla continuità territoriale e i termini attraverso cui Enac fa la gara europea per affidare in regime di monopolio al vettore vincitore i collegamenti indicati. Dobbiamo capire se ci conviene rispetto a cosa c'è oggi. Perché se partecipa e vince un vettore internazionale come Ita, ha un senso. Ma se Ita non partecipa, potremmo ricevere un danno. Potrebbe anche accadere che tramite la continuità territoriale non avremo maggiori voli per Roma e Milano». Nel frattempo, proprio ieri il Mit ha comunicato alla Regione che prima di indire la conferenza di servizi sulla continuità territoriale occorre approfondire flussi, bacino d’utenza e scenari dell’aeroporto del Salento, così da comprendere se ci sia compatibilità tra la richiesta e il dettato normativo europeo. Per questo l’assessore regionale ai Trasporti, Debora Ciliento, ha informato che lo studio già commissionato per gli aeroporti di Grottaglie e Foggia sarà esteso a quello di Brindisi. Il lavoro sarà consegnato entro la fine del mese. Dopodiché si potrà ragionare anche di co-finanziamento della Regione.

Tra gli altri argomenti discussi, va segnalata la richiesta di Caroppo di prevedere - anche tramite modifica dello statuto di AdP - che nel cda si sieda un rappresentante del territorio salentino. Il deputato di FdI, Antonio Gabellone, ha invece posto l’accento sulle aree di sosta: «Il parcheggio dell’aeroporto è passato da 3,50 a 12 euro: così diventa un taglieggiamento, vediamo di calmierare questi costi», ha detto rivolgendosi al sindaco di Brindisi, Pino Marchionna.

Il vicepresidente della Camera di commercio di Taranto e Brindisi, Franco Gentile, ha infine espresso il disagio del mondo produttivo salentino rispetto alle esose tariffe dei voli da Brindisi: «Sopportiamo costi che rendono fuori concorrenza le nostre imprese. Abbiamo la necessità di raggiungere, al pari di altri territori, i punti nevralgici dell'economia italiana ed europea».

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